Quando si pensa a romanzi a sfondo storico, uno dei periodi più sfruttati è quello che ricalca i tristi anni della seconda guerra mondiale, con fatti drammatici che tutti conosciamo e che continuano a essere fonte d’ispirazione per mantenere alta la memoria. Lo stesso vale per il romanzo di Ronald H. Balson, di cui oggi parliamo.
La storia della famiglia Rosen inizia nel 1939, quando vennero approvate le prime leggi razziali e costretti gli ebrei ad appuntarsi sugli indumenti la stella di David in segno di riconoscimento. Come ben sappiamo, fino al 1945 avranno inizio una serie di avvenimenti al limite dell’orrore: non solo il conflitto a fuoco che coinvolse tutti gli stati dell’epoca ma anche e soprattutto il genocidio perpetrato da Hitler e i nazisti con lo sterminio degli ebrei nei campi di concentramento, come quelli di Aushwitz, Lipowa e Buchenwald.
Un genocidio cui Eli cerca di scampare insieme alla moglie e al figlio. Per questo l’uomo viene costretto a scendere a patti con Maximilian, uno spietato imprenditore di Lublino, pur di avere salva la vita per sé e gli altri. Una costrizione data dalle circostanze che però se da un lato ha portato alla salvezza dall’altro ha portato via per sempre Esther dalla sua vita e quella del loro bambino.
Solo l’arrivo degli americani pone la parola fine al conflitto, anche se nel cuore di Eli rimarrà per sempre viva una guerra senza fine. Dopo la permanenza nel campo profughi di Föhrenwald nel 1946, per lui e il giovane Izaak ha inizio un viaggio che li porterà a ricominciare a Chicago. La narrazione, infatti, riparte da qui ma nel 1965 nel quartiere di Albany Park.
Eli non ha mai dimenticato il passato e la sete di giustizia lo rende un rappresentante per la memoria degli ebrei, specie ora che il passato torna a bussare e richiama i brutti ricordi. Se vorrete leggere “Ti cercherò ovunque tu sia” vi ritroverete immersi in un’ambientazione curata e dei salti temporali ben descritti nella loro essenzialità. Elementi importanti per godersi una lettura che merita di essere fatta.