Kamyla Costa è un’impedita e sembra che debba convivere senza reagire a questa etichetta. Una definizione che non le appartiene, ma sa che in confronto agli altri compagni di scuola ha interessi diversi e un carattere diverso. Quando le si presenta l’occasione per avvicinarsi alla sua cotta, avrà poco tempo per dimostrare di non essere imbranata e diventare una furba e sembrare più simile alle ragazze più popolari. Ne varrà la pena?
Quando una storia per un pubblico giovane riesce a parlare anche agli adulti, è segno che il libro abbia fatto completamente centro! Raffaella Fenoglio, con uno stile di scrittura semplice e diretto, parla di tematiche forti e importanti attraverso una vicenda apparentemente scontata ma che racchiude in sé dei momenti di riflessione molto importanti.
Attraverso la vita di Kamyla si parla di adolescenza, primi amori e amicizie, ma anche e soprattutto di malattia, psicologia e identità, rendendo tutto il più normale possibile. Non sempre parlare di sedute psicologiche o degenze fisiche viene affrontato nel giusto modo: l’autrice però riesce con naturalezza a inserire questi elementi con delicatezza, rispetto, ma anche decisione, senza girarci troppo attorno come se ci fosse qualcosa di cui vergognarsi.
Kamyla è una “timida nerd” che sta vivendo una situazione complicata sia a scuola che in famiglia, pur potendo contare sui suoi migliori amici. Eppure, fare colpo sul bel Sergej sembra essere diventata la sua missione principale: la bambina è pronta a tutto per fare coppia con lui… Perfino omologarsi a chi è più popolare a scuola. Quanto può giovare una situazione del genere, soprattutto quando si agisce in funzione degli altri e non di sé stessi?
Il romanzo di Raffaella Fenoglio ci ricorda quanto sia bello essere sé stessi senza scendere a patti con gli altri. Il cambiamento è importante quando porta a una situazione personale migliore, non per esclusivo interesse degli altri. Nemmeno l’amore deve cambiare una persona, altrimenti che amore sarebbe.
Questo è un libro per adolescenti e pre-adolescenti, in grado di aiutare a evitare pessimi meccanismi mentali che non fanno altro che danneggiare il presente e il futuro. Mi auguro quindi che “8 giorni per diventare furba” possa essere letto da più persone possibili, sia per divertimento che per assorbire delle importanti lezioni di vita.