Quando si parla di rivisitazioni, “L’isola del tesoro” è uno di quei grandi classici che spuntano sempre fuori. Stevenson, infatti, non solo ha conquistato la fantasia dei lettori per generazioni, ma ha ispirato altri artisti a realizzare qualcosa di personale basandosi sulla sua stessa opera. Oggi, con l’occasione della pubblicazione di questa edizione da parte di Rizzoli, indaghiamo alcune di queste.
Il pianeta del tesoro: non è mai abbastanza il tempo che riesco a dedicare al mio film Disney preferito in assoluto! La fantascienza entra in gioco portando il romanzo a un livello superiore e riadattando la storia in un mondo futuristico e spaziale, che a ogni visione riesce a incantarmi e commuovermi. Lo amo e se non lo avete mai visto, dovete assolutamente recuperare.
Takarajima: dall’Oriente sono tante le trasposizioni che hanno reso onore a Stevenson e mi sento quindi in dovere di citare almeno un adattamento, quello della serie animata del 1978 che ha avuto modo di farsi conoscere anche in Italia.
Topolino – L’isola del tesoro: da grande amante della coppia Radice/Turconi non posso non citare anche il mitico Topolino, che vanta tra le tante storie anche una sua versione dell’Isola del tesoro completamente riadattata e illustrata dal duo, tra i miei preferiti quando si tratta di graphic novel.
I Muppet nell’isola del tesoro: la saga dei Muppets di casa Henson non poteva di certo stare ferma a guardare di fronte all’occasione di un riadattamento in stile: ecco che così nacque un film simpatico e avventuroso.
Albo illustrato da Étienne Friess: il protagonista dell’evento di oggi è in assoluto questo pregiato volume di Rizzoli, in cui il grande classico di Stevenson viene accompagnato dalle meravigliose illustrazioni di Friess, in cui i personaggi assumono le sembianze di animali senza perdere le caratteristiche principali per cui questi sono conosciuti.
Black Sails: serie tv del 2017 (disponibile anche su Netflix!) che ripercorre la vita di James Flint e John Silver prima di tutto ciò che è scritto da Stevenson. Da amante del genere l’ho trovata carina e godibile, soprattutto perché non si perde in troppi episodi e in quattro stagioni compatta con logica una storia davvero avvincente.
Non perdete le prossime bellissime tappe alla riscoperta del più grande dei classici d’avventura!