Maria in vita sua è stata tante cose: figlia, sorella, donna, brigante. Sotto l’unico vessillo della bandiera italiana, si dispiega con forza la sua vicenda realmente accaduta, che la porta dalle sue umili origini a conoscere il marito Pietro e a entrare nella sua banda, perpetrando reati e violenze fino al doloroso processo. Tutto questo nel 1800 a cavallo della proclamazione del Regno d’Italia.
Per quanto lo conoscessi di nome, non ho mai avuto modo di leggere nulla di Giuseppe Catozzella, fino alla sua nuova opera pubblicata, “Italiana”.
Fin da subito si viene colpiti dalla poesia che aleggia tra le pagine, data sia da qualcosa di immaginario ma palpabile sia dallo stile di scrittura dell’autore, che con trasporto e passione conduce nella vita della protagonista.
Maria Oliviero, una donna realmente esistita, apparentemente comune, che ben presto si svela essere un simbolo per la lotta all’indipendenza e alla libertà, con un orgoglio italiano invidiabile, dedica di quello spirito patriottico un tempo forte e ora sempre più sfumato.
Uno spaccato storico intenso e dimenticato si delinea attraverso gli occhi di Cicilla, gettando addosso al lettore l’angoscia e il dramma di un’epoca lontana ma che ora riecheggia a gran voce grazie proprio a lei.
Catozzella svela i retroscena di un’epoca buia della nostra storia, con una narrazione incredibilmente scorrevole che delinea fatti accaduti arricchendoli con elementi fantastici ma plausibili, fino alla concretizzazione di un romanzo d’immenso valore.
Molto interessante, nemmeno io ho mai letto nulla di Catozzella, potrei iniziare proprio da questo titolo!