La realtà che le ruota intorno, sussurra crudele a Ally Gram che l’avventura vissuta a Lostland è stato soltanto un sogno.
Mentre cerca con ostinazione di trovare un modo per tornare là, nulla attorno a sé sembra rasserenarla: al fianco di un nuovo compagno rigido e intransigente, sua madre esorta la bambina a lasciarsi alle spalle le fantasie infantili, lasciandola sola nel suo quotidiano. Eppure, Ally non è sola: grazie all’aiuto dei suoi amici forse può risvegliare quella forza data dal credere fermamente che quel mondo esiste.
Solo così può sperare di tornare a Lostland per salvare finalmente suo padre.
La squadra Simona Sparaco e la nipote Margherita torna in azione con un nuovo romanzo pieno di avventure e sentimenti, offrendo una lettura godibile sia per giovani che adulti.
Per quanto opera di fantasia, “Lostland” indaga con intensità il valore delle proprie emozioni, facendo passare che non c’è errore nel provare determinate cose. Per quanto dolorosa, la mancanza del padre sprona Ally a credere in sé stessa e a cercare quel briciolo di speranza che possa farla tornare da lui.
La protagonista dimostra di essere incredibilmente matura senza per forza dover seguire l’esortazione della mamma, che la incita a crescere, in un modo sbagliato e tossico. Diventare grandi, infatti, non significa per forza lasciarsi alle spalle l’immaginazione e i sogni, ma anzi continuare a crederci per non perdere la propria umanità, che spesso si nasconde nelle cose più genuine e che, da una certa età in poi, diventano in qualche modo trascurabili.
Lo stile di scrittura utilizzato è scorrevole e godibile, la lettura si legge in poco tempo grazie agli eventi che lasciano senza fiato. “Lostland” è una di quelle avventure che lasciano il segno per la loro freschezza e originalità, un romanzo che intrattiene grandi e piccoli creando momenti di intimità con chi conosciamo.