Review Party: Recensione di “Storia di Shuggie Bain” di Douglas Stuart

La mano nera del governo di Margaret Tatcher sta mettendo sempre più in ginocchio non solo l’economia inglese, ma il morale generale dei suoi cittadini, che sempre più rimangono sconvolti dalla politica che la donna vuole portare avanti con sempre maggiore fervore.

Agnes Bain vive una vita disillusa e senza uno spiraglio di speranza, tenuta in piedi soltanto dalla famiglia, nonostante a poco a poco ogni componente la lasci sempre più sola con se stessa. L’unico a resistere è il figlio più piccolo, Shuggie Bain, legato a doppio filo alla madre in un rapporto che svela i problemi più grandi dell’animo umano, sempre più a contatto con la vita adulta, in cui lui dovrà combattere per far fronte ai problemi sempre più grossi di un momento storico molto importante anche per la Scozia.

Con una prosa estremamente accurata, Stuart descrive con dovizia di particolari lo spaccato storico del governo della Lady di Ferro, mostrando l’intenso dramma che il popolo inglese ha dovuto sobbarcarsi sulle proprie spalle.

La famiglia Bain è solo un esempio di come è stata davvero la situazione, simbolo di un’epoca che rimarrà sempre nei ricordi sia di chi l’ha vissuta sia di chi ne ha soltanto sentito parlare.

L’autore fa un’analisi accurata di una società senza speranza e sempre più verso il tracollo, attraverso elementi come l’alcolismo e l’autodistruzione.

Non è una lettura leggera da affrontare, sia per i contenuti che per il tipo di narrazione. Però, è una lettura doverosa, che narra qualcosa di poco indagato e che non per questo deve essere ignorata.

La storia di Shuggie è inoltre una vicenda intima che descrive un tipo di rapporto madre-figlio molto particolare, a tratti disturbante e sbagliato, ma non così inusuale, ancora oggi.

In mezzo alla negatività, però, c’è anche spazio per l’amore e la ricerca della felicità, in un crescendo di emozioni che rendono, infine, questa lettura davvero indimenticabile.

Completarla lascia addosso orgoglio e soddisfazione, ci si sente cresciuti proprio come succede al protagonista e si è pronti, quindi a incominciare un nuovo giorno con un nuovo spirito.

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