Quando si pensa alla Divina Commedia è inevitabile fare riferimento ai gironi dell’inferno stilati da Dante Alighieri, nel viaggio più straordinario della sua vita.
Per questo, oggi ho redatto una lista di libri accostandola direttamente a ogni anello da cui l’Inferno è composto.
LIMBO
Un luogo sospeso, in cui risiedono coloro che, non avendo ricevuto il battesimo, non hanno accesso né da una parte né dall’altra. Ovviamente è una definizione arcaica che si adatta al periodo storico di Dante.
Con un’interpretazione un po’ più libera ho pensato a un personaggio vissuto in una condizione sospesa, non in grado di avere un qualche controllo su di sé, perché contemporaneamente nel suo corpo vi è una lotta fisica e mentale tra sé stesso e la sua nemesi giungendo quindi al seguente romanzo: “Lo strano caso del dottor Jekyll e del signor Hyde” di Robert Louis Stevenson. Un’opera che si fonda sul dualismo tra bene e male, intelletto e follia, lasciando il malcapitato protagonista in balia di due vite, senza apparente possibilità di scelta, in una spirale drammatica che rende la sua sorte ignota.
LUSSURIOSI
Non c’è da aspettarsi opere legate alla moda degli ultimi anni, per questo girone ho pensato invece ha un grande classico: “Il piacere” di Gabriele D’Annunzio. Una delle opere più celebri dell’autore, che lo portano verso il periodo letterario dell’estetismo. Esteta lo è proprio Andrea Sperelli, un giovane dell’alta borghesia, che si riflette nell’identità stessa del suo creatore, diviso tra i profondi sentimenti provati per due donne, Elena e Maria. Sentimenti così forti da sembrare un’ossessione, mettendolo in difficoltà su una possibile scelta. Con loro intrattiene un rapporto non solo emotivo ma anche e soprattutto fisico, una caratteristica tipica della bibliografia di D’Annunzio.
GOLOSI
Per questo girone, “La fabbrica di cioccolato” è il primo romanzo a cui ho subito pensato. Non solo perché Roald Dahl fa di tutto per ingolosire i suoi lettori, attraverso un luogo di prelibate dolcezze, ma anche per il significato intrinseco del suo libro, in cui chi soccombe è chi si fa prendere dalla gola, lasciando il posto della vittoria a chi è più umile e non ha desideri materiali.
AVARI E PRODIGHI
Per questo girone, soprattutto in periodo natalizio, non potevo non
citare il più grande avaro di sempre: Ebenezer Scrooge, protagonista di
“Il canto di Natale” di Charles Dickens. Un uomo burbero ed egoista,
attaccato ai soldi e al proprio tornaconto. Solo un viaggio mistico nel
tempo potrà, forse, aiutarlo a redimersi e a vedere il mondo con amore e
solidarietà.
IRACONDI E ACCIDIOSI
Un destino disgraziato colpisce il capitano Achab, protagonista del romanzo “Moby Dick” di Herman Melville. Dopo aver preso parte a un viaggio in mare aperto per fare incetta delle preziose balene, l’equipaggio farà ben presto la conoscenza di un mastodontico mammifero, pronto a difendere il proprio territorio a ogni costo. La balena Moby Dick diventa così l’ossessione dell’uomo, che spinto da una rabbia cieca si mette al suo inseguimento per catturarla e ucciderla, perdendo di vista tutto il resto, perfino i suoi doveri e responsabilità nei confronti dei propri uomini.
ERETICI
Un romanzo che ha segnato la mia adolescenza è sicuramente “Q” di Luther
Blissett, un’opera che viene letta in periodo di scuola quasi per obbligo, ma che ricordo di aver letto con sincero interesse. Non è un libro per tutti, soprattutto per i contenuti forti racchiusi al suo interno. Uno storico ambientato nel 1500, in cui si seguono le vicende di un personaggio dalle mille e una identità, a contatto con eresie, inquisizioni e battaglie portate avanti in nome di Dio, rivelandosi però tra gli scandali più beceri della storia della religione cristiana e umana.
VIOLENTI
Quale miglior libro se non il famoso “Arancia Meccanica” di Anthony Burgess? Un romanzo distopico all’insegna della violenza più pura e dei crimini compiuti da Alex DeLarge e la sua banda. La scelleratezza dei loro atti va di pari passo con l’acuta intelligenza e il forte carattere del protagonista, che non viene piegato nemmeno dalla decade che passa in carcere. Fino alla terapia raccapricciante cui è costretto a prendere parte, uno dei momenti più noti di tutta la sua storia.
FRAUDOLENTI
Frank Abalagne è uno dei truffatori americani più noti della storia degli Stati Uniti. Dalla sua vita da falsario ne nacque la sua autobiografia, “Prendimi se puoi”, da cui Steven Spielberg trasse l’omonimo film con Leonardo Di Caprio come protagonista. Abalagne rimarrà sempre ricordato per le sue truffe da milioni e milioni di dollari, nonostante la sua nuova vita a Houston e il suo lavoro (non retribuito) come consulente per la CIA e poi come consulente finanziario, fondando la sua personale società, la Abalagne & Associates.
TRADITORI
Altro romanzo che arriva dritto dalle letture adolescenziali è “Madame
Bovary” di Gustave Flaubert. Opera più celebre dell’autore, vede come protagonista Emma, una donna che caduta in uno stato di apatia dato dal mondo aristocratico in cui vive, si lascia trasportare da situazioni adultere per cercare nuova linfa, che vive nell’illusione di scampare all’insoddisfazione, andando sempre alla ricerca di nuovi stimoli, che
sfoga nei rapporti che ha con uomini differenti dal marito. Una vita di tradimenti e tormenti, che la porteranno a prendere una drastica decisione.