Review Party: Recensione di “La più grande” di Davide Morosinotto

Vivere nella Cina del 1700 non è per nulla facile, soprattutto quando si nasce femmina e bisogna lottare ancora più duramente rispetto ai maschi. Shi Yu conosce la fatica fin da bambina, lavorando come serva in una locanda in cui non manca la violenza, fisica e verbale. Ma è proprio dalla porta di questo luogo che entra, inaspettatamente, un faro di speranza: Li Wei, giunge in suo aiuto insegnandole le arti marziali, attraverso cui Shi Yu scopre una vera e propria affinità. Questo è solo l’inizio del cambiamento più importante della sua vita, che la porterà a salpare per il mare, fino a diventare una tra le più grandi piratesse mai ricordate.

Davide Morosinotto è uno degli autori italiani che a ogni opera riesce sempre a non deludere le aspettative e ad arricchirmi interiormente con delle storie che mi scaldano il cuore e mi fanno innamorare ancora dipiù della lettura. Lo scrittore, infatti, è in grado di scrivere delle opere cariche di emotività, che fanno scaturire in tutti uno spirito di libertà e spensieratezza, donando importanti lezioni di vita sia a giovani che adulti. Il suo stile di scrittura è fluido e di facile comprensione, le pagine volano senza accorgersene, così come la fantasia attraverso le avventure da lui orchestrate.

“La più grande” da una carica di energia che sconfina nella frenesia, è una scarica di adrenalina che ti fa urlare per la gioia: sembra davvero di essere in compagnia di tutti i personaggi creati dall’autore, con cui si può interagire ed essere, al loro fianco, degli eroi altrettanto validi. Shi Yu è una protagonista adorabile, è impossibile non affezionarsi a lei e a tifare per il suo successo, sostenendola in tutte quelle prove dure che si ritroverà a dover superare. La sua vicenda coinvolge tanto da desiderare di prendere anche noi il largo, verso un futuro sconosciuto ma che potrebbe irradiare le nostre stesse vite.

Un romanzo assolutamente meritevole, che mescola fatti storici con la fantasia, catapultando in una storia a tinte orientali che appassionerà di certo i fan dell’ambientazione e avvicinerà chi ancora ne è del tutto a digiuno.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *