Review Party: Recensione di “Gli orologi del diavolo” di Gianfranco Franciosi e Federico Ruffo

La vita di Gianfranco Franciosi viene sconvolta totalmente dopo l’arrivo di due ricchi e potenziali clienti presso la ditta per cui lavora come meccanico navale. Entrerà ben presto in un giro di droga e corruzione che lo porterà a fare sua una vita basata sulla criminalità, piena di risentimento, omicidi e desiderio di vendetta.

Con uno stile scorrevole e in grado di mantenere alta l’adrenalina, il lettore viene catapultato in un romanzo ai confini con la realtà, in cui dinamiche reali si mescolano alla fantasia, mostrando uno spaccato culturale ancora fin troppo diffuso. Gianni è un personaggio straordinario, che mostra un sangue freddo da vendere e che spinge chi legge a seguirlo capitolo dopo capitolo, curiosi dell’evoluzione che gli eventi provocano in e fuori di lui.

Questa storia specifica mi ha tenuta incollata alle pagine, ricordandomi le intense emozioni provate solo guardando la serie tv Gomorra ispirata all’omonimo romanzo. Non si può fare a meno di empatizzare con il protagonista e di fare proprio quel senso di impotenza e frustrazione nei confronti di eventi più grossi e insormontabili, di cui purtroppo non si può avere il controllo.

Una storia vera, quella di Gianfranco Franciosi, che fa gelare il sangue e al contempo infiamma gli animi. Sento la necessità di parlarne perché è giusto che più persone possibili scoprano ciò che lui ha dovuto affrontare. Sono curiosa di vedere la sua trasposizione televisiva, che sono certa riuscirò ad apprezzare.

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