Il destino di Kira e dei suoi compagni di viaggio è appeso a un filo. Sembrano passati secoli dal giorno dell’incidente e da quella fatidica scoperta che ha ribaltato per sempre la vita della scienziata. Ora, è giunto davvero il momento di scegliere da che parte stare e di escogitare il piano migliore per sconfiggere il nemico, fermando così la guerra che sta sconvolgendo lo spazio.
Mi è davvero difficile parlare di questo secondo e conclusivo volume di una storia che, in origine, è stata concepita come unica. Rizzoli ha trovato come escamotage per la suddivisione un lasso di tempo in cui Paolini ha deciso di fare un salto, per atterrare infine verso i fatti che frenetici si susseguono verso il grande finale.
Sono rimasta davvero colpita da questa storia, mai mi sarei aspettata da questo autore una trama così particolare e diversa, soprattutto considerando ciò che l’ha preceduta e che lo ha reso famoso in tutto il mondo.
Sentirò sinceramente la mancanza di Kira, che ha saputo tenermi compagnia e insegnarmi indirettamente diverse nozioni sull’universo di cui io non ero affatto a conoscenza. La sorte cui va incontro non si può prevedere e sorprende per la quantità di emozioni che smuove nel profondo, lasciando a bocca aperta e facendosi ricordare.
Se “Dormire in un mare di stelle” rappresenta il ritorno ufficiale di Christopher Paolini nel panorama letterario, possiamo aspettarci grandi cose da parte sua!