Assorta nei propri pensieri osservando ciò che il finestrino dell’auto offre dall’altra parte del vetro, la fidanzata di Jake attende il momento in cui arriveranno a casa dei genitori di lui. Non sa cosa aspettarsi, non sa se sta correndo troppo in fretta, non sa nemmeno se conosce davvero la persona che guida al suo fianco. Troppo poco tempo è passato e una relazione che le sembrava ancora dover sbocciare, la porta ora a conoscere una famiglia a lei sconosciuta e a entrare in vite a cui non è sicura di volersi aprire. Quando la coppia giunge a destinazione, avrà inizio una serie di eventi inspiegabili e sempre più inquietanti, che sconvolgeranno la mente in un modo totalmente inaspettato.
Conosco già l’opera messa su carta da Reid, perché, non appena è uscito su Netflix, non mi sono lasciata scappare il film a lui dedicato. Quella all’interno del romanzo, però, è stata un’esperienza nuova piuttosto che una replica, in cui i miei sentimenti sono stati infiammati molto più di quanto mi aspettassi. Mi sono ritrovata totalmente coinvolta dal tipo di narrazione usato dall’autore, che mi ha subito catturata in un turbine mentale sempre più in delirio. Tra le pagine devo dire che ho avuto più chiarezza di certi passaggi che visivamente non mi erano stati poi così chiari, offrendo al contempo uno scorcio nuovo su una storia che già conoscevo. “Sto pensando di finirla qui” non è una storia così comune come parrebbe, è un prodotto che richiede un’estrema concentrazione e dedizione, che apre la mente e pone domande al proprio animo sulla vita vissuta fino a quel momento e su ciò verso cui si è proiettati. Il romanzo di Reid scava nella mente per far venire alla luce ogni più piccolo elemento nascosto, mettendo a nudo azioni e intenzioni di fronte alla realtà che ognuno vive personalmente.