Review Party: Recensione di “Libera come le stelle” di Zoe Massenti

Denise ha tutto quello che potrebbe desiderare: la danza, il sogno di andare in America e il supporto degli amici. Nonostante le litigate non manchino, la sua è un’adolescenza come tante altre, piena di emozioni intense e passioni che sanno rallegrarla. Eppure, la ragazza sente spesso una fastidiosa tristezza e solitudine, data da una situazione famigliare non proprio idilliaca e che le arreca un dolore che si sforza sempre di non esternare. C’è ancora qualcosa che non ha sperimentato ed è l’amore per un ragazzo. Sarà proprio la sua città, Roma, a donarle le gioie e i dolori del primo fidanzamento.

Quello di Zoe Massenti è un esordio letterario dedicato a un pubblico giovane e nel pieno dell’adolescenza, esattamente come la protagonista della storia. Denise è una ragazza solare, spesso impulsiva, ma al contempo fragile perché incapace di gestire i sentimenti negativi che le capita di provare. I suoi pensieri sono lo strumento attraverso cui il lettore entra in contatto con lei e la sua vita, scoprendo ciò che sta nascosto sotto alla superficie rispetto alle persone che le ruotano attorno. Ci sono tormenti che possono essere compresi solo da chi li ha già provati e, in parte, gli adulti che affronteranno questo romanzo sospireranno pensando a come è stata la personale adolescenza, una fase spesso di ribellione in cui si è convinti di poter realizzare qualsiasi cosa e avere in pugno il mondo. Mi hanno strappato un sorriso i riferimenti a fumetti e affini, una passione che mi porto dietro da sempre e che apprezzo quando vengono inseriti in storie di vita quotidiana. Ho avuto l’impressione che la Massenti stessa vestisse i panni della sua protagonista raccontando quelle che quasi sicuramente sono state in parte sue esperienze personali, che vengono raccontate attraverso un linguaggio molto semplice, alle prime armi, facendo subito capire che l’autrice sia alla sua prima opera scritta e che con tenacia e impegno potrà migliorare lo stile di scrittura. La scorrevolezza e la brevità dell’opera la rendono veloce da leggere e memorabile soprattutto per chi è in grado di mettersi nei panni di Denise e comprenderla nel profondo.

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