Monty ha un ultimo desiderio, prima di mettere la testa a posto, diventare lord a tutti gli effetti e fare ciò che dice il padre: affrontare il Grand Tour in giro per l’Europa e fare esperienze sfrenate da non scordare mai più. Compagno di viaggio insostituibile sarà Percy, amico di una vita e sua cotta segreta. Il viaggio, però, si trasformerà ben presto in una disperata caccia all’uomo, in cui Monty verrà sostenuto da Percy stesso e la sorella Felicity.
Leggere il nuovo romanzo di Mackenzi Lee è stata un’avventura all’insegna del divertimento, grazie a un personaggio principale fuori di testa e stuzzicante, un’ambientazione intrigante oltre i limiti e una trama interessante da seguire dall’inizio e la fine.
In un’epoca in cui essere sé stessi era purtroppo indecoroso potrebbe risultare difficile ambientare una storia inclusiva come questa, ma l’autrice è riuscita in maniera eccellente nell’intento di creare un’opera fuori dalle righe che merita il successo che sta avendo. Punto di forza sono proprio i personaggi scritti, una bomba a orologeria che rischia di scoppiare quando meno ce lo si aspetta.
Monty conquista per la sua indole da ribelle che si addolcisce però quando ha a che fare con Percy, per il desiderio controverso di avere un rapporto con lui che va oltre l’amicizia. Altrettanto controverso è Percy stesso, essendo a tutti gli effetti un lord nonostante la pelle mulatta. Per questo ha passato tutta la vita a scontrarsi con il pregiudizio e l’accettazione, una realtà ancora troppo presente anche nel nostro quotidiano.
La cura per la storia del 1700 è sicuramente un punto a favore della scrittrice, che con immediatezza riesce a immergere il lettore in un’epoca lontana e affascinante, mostrando al pubblico sia gli aspetti positivi che negativi di una società che ora definiremmo retrograda per molti aspetti. Mackenzi infatti non ha problemi nel mostrare le condizioni della donna così come quelle delle minoranze etniche, passando al setaccio anche le malattie fisiche e mentali e la definizione di genere.
Infatti, è proprio qui che entra in gioco Felicity, sorella di Monty, una ragazza tutta d’un pezzo che si scontra con la realtà che vede la donna sotto una luce definita e stereotipata: come si vedrà meglio in “Guida ai pizzi e alla pirateria per giovani gentildonne”, secondo libro della serie, Felicity ripudia gli insegnamenti da lady, che la costringerebbero a prendere una strada che non sente sua, piatta e piena di obblighi, rinunciando all’ambizione di diventare dottoressa, un lavoro ai tempi esclusivo per gli uomini. La sua intelligenza spicca nel trio e sarà fondamentale per venire fuori illesi dalle situazioni più disparate e che dimostra che anche le donne sono dotate di logica e buonsenso, senza necessariamente un uomo ad accompagnarle.
Il viaggio per il continente aprirà gli occhi a Monty su molte tematiche di cui ha sempre saputo solo un aspetto, dato da un’educazione patriarcale che spesso scorda di andare oltre le apparenze e le dicerie mettendo al primo posto come mentalità corretta il razzismo e il sessismo.
Insieme, Monty, Percy e Felicity formano una squadra fra le più imbattibili nel panorama letterario attuale, sono una forza della natura che il lettore segue piacevolmente, come al fianco di amici di vecchia data.
La lettura di questa serie è assolutamente consigliata, per la trama avventurosa e avvincente e l’intento di combattere anche in tempi non sospetti le etichette che standardizzano negativamente la società e soffocano i sogni personali, ma che spronano i personaggi a combattere per loro stessi e per una vita migliore di quella attualmente condotta.