Review Party: Recensione di “Sotto la stella del lupo” di Rosanne Parry

Il giovane Fulmine ha un desiderio nella vita: diventare capobranco e poter vedere il mondo al di fuori della sua tana. Ciò avviene in un modo totalmente inaspettato, quando un branco di lupi nemico attacca la sua famiglia e lui rimane separato dalla madre e i fratelli. Per avere salva la vita è costretto a scappare e, tutto solo, andare alla ricerca di una nuova casa.

“Sotto la stella del lupo” presenta un viaggio fatto di dolore e speranza alla ricerca di un nuovo luogo e nuovi simili con cui comporre un branco, una famiglia che possa avvicinarsi a quella da cui si è stati costretti a fuggire. La narrazione si svolge in prima persona dal punto di vista del protagonista, un lupo che tutto avrebbe pensato fuorché di venire strappato dalla madre e i fratelli. Grazie a questo si percepisce fin nelle viscere ogni suo sentimento e pensiero, così tanto simili a quelli che potremmo sentire noi. 

Per questo si empatizza con Fulmine in un modo così tanto sorprendente da far battere forte il cuore dall’inizio alla fine, in un saliscendi di emozioni intense che colpiscono davvero nel profondo. La sua ricerca disperata verso una meta da cui ricominciare, diventa la stessa che si pone il lettore seguendo il lupo, disperandosi, soffrendo, gioendo e spaventandosi con lui. 

Rosanne Parry ha uno stile di scrittura semplice, capibile anche da giovani lettori, ma con un’intensità emotiva che coinvolge freneticamente per poi sconvolgere quando meno ce lo si aspetta. Il suo è un romanzo breve ma fortemente consigliato per ogni traccia che rimane indelebile sottopelle. 

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