Quanto può essere affascinante un mestiere che preveda l’accensione e lo spegnimento della luna? Questo è ciò che fa da generazioni la famiglia di Aibek e, ora che ha ereditato il compito dal padre, si appresta ad esplorare il globo luminoso.
Ma si sa, dove c’è luce c’è anche l’ombra e il ragazzo viene inevitabilmente attratto dalla parte in cui è tutto buio, scatenando conseguenze davvero impensabili. Ora Aibek si trova sulla “palla bluastra” che l’ha sempre salutato da lontano, un mondo che è casa per la giovane Adhara e culla dell’amore di cui è sempre stato sprovvisto.
Con un’atmosfera eterea e delicata, Cristiano Caccamo entra a far parte del mondo dell’editoria, attraverso un breve romanzo che racchiude in sé insegnamenti significativi per poter vivere al meglio la propria vita. Si può infatti considerare la vicenda che lega i personaggi come un viaggio onirico alla ricerca del proprio posto nel mondo, viaggio che porta a mettersi in gioco soprattutto con i sentimenti, anche quelli che fanno più paura.
Magia e realtà si mescolano elevando l’opera a un toccasana per l’animo. La narrazione è come avvolta da un velo, che separa il lettore da tutto il resto, lasciandosi rapire da una favola colma d’amore e che può essere di lezione per chiunque le voglia dare una possibilità.
Grazie a “Chiedimi la luna” ho avuto la possibilità di conoscere un nuovo autore italiano che terrò sicuramente d’occhio anche in futuro, rimanendo in trepidante attesa del giorno in cui pubblicherà un nuovo coinvolgente romanzo.