Il primo elemento che mi ha subito colpito del romanzo “Il giudizio di Persefone” è sicuramente lo stile narrativo dell’autrice, Giulia Calligola.
Spesso capita di darlo per scontato, ma il modo in cui una storia viene raccontata è fondamentale per la buona riuscita del libro, perché è grazie a questo se il lettore si può sentire a suo agio o meno fin dalle prime righe e ad assimilare meglio le informazioni necessarie a comprendere l’andamento della trama.
Ecco, Giulia Calligola in questo non delude. Come già detto nella recensione, sono rimasta subito colpita sia dalla fluidità che dal registro linguistico forbito. Così, facciamo la conoscenza di Persefone, attraverso un flusso di pensieri che trasmettono un contrasto intenso di emozioni, ma che al tempo stesso fanno capire subito la forza della protagonista e i nobili intenti che la muovono, in lotta contro le leggi divine che non le permettono di realizzarli.
L’autrice dedica il suo libro alla passione per la mitologia e chi ha studiato le tematiche affrontate le ritrova modernizzate anche dal punto di vista del lessico, con un tipo di narrazione più immediato che accostato agli avvenimenti descritti rende il tutto particolarmente interessante da seguire, spinti dalla curiosità di leggere una rivisitazione così tanto singolare.
Oltre a questo, la Calligola arricchisce l’insieme con un velo poetico, che riveste le parole dando loro quel tocco in più, aumentando la potenza del ritmo narrativo che galoppa a ogni pagina e incanta il lettore, che a quel punto non può fare altro che proseguire la lettura.
Non c’è alcun ambito in cui questi aspetti calano: l’autrice sa gestire al meglio ogni scena inserita, dai dibattiti tra le divinità ai momenti di tensione negli Inferi fino ad arrivare, ovviamente, al rapporto crescente tra Persefone e Ade: queste, soprattutto, sono pregne di emozioni che dai personaggi si trasmettono al lettore, che empatizza e li sostiene e ne segue con trasporto l’evoluzione.
Nonostante la scorrevolezza, c’è tutto il tempo per incastrare nell’azione le descrizioni, che affascinano e non risultano mai fuori luogo o superflue. In ogni caso Giulia Calligola colpisce nell’intento di essere diretta in ciò che vuole mettere su carta avendo il controllo su tutto, sia su ciò che deve essere chiaro, sia sui misteri disseminati tra i capitoli.
Questo è il primo libro che leggo dell’autrice, ma sono davvero felice di aver avuto ora l’occasione di conoscerla, perché ha saputo sorprendermi e conquistarmi, invogliandomi a seguirla d’ora in avanti e a recuperare ciò che ha scritto in precedenza.
“Il giudizio di Persefone” è un libro che intrattiene e si presenta al lettore senza pretesa alcuna, ma che conquista grazie soprattutto all’abilità di Giulia Calligola di donare a regola d’arte la sua storia nel migliore dei modi.