La giovane Persefone è diversa da qualsiasi divinità lei abbia mai conosciuto: ha ben poco di “divino”, preferendo passioni e atteggiamenti che richiamano molto il mondo umano. La sua vita cambia con un incontro voluto dal destino, quello che la legherà indissolubilmente al dio dei morti Ade, l’unico che riuscirà davvero a capire le sue aspirazioni e a fare fronte comune quando le circostanze lo richiederanno.
“Il giudizio di Persefone” è un libro che mi ha fatto letteralmente impazzire. Amo le rivisitazioni e amo quando queste richiamano il classico con quel pizzico di originalità che rende la storia interessante da leggere. L’autrice non solo ha avuto una cura estrema nello studio della mitologia, ma anche nella descrizione di luoghi e personaggi, che si amalgamano alla perfezione nella chiave di lettura moderna in cui il tutto è calato. L’opera si presenta con un’atmosfera fresca e piena di energia, che intriga all’istante il lettore in un vortice di avvenimenti appassionanti e che lasciano senza fiato. Ade e Persefone sono sempre stati una forza della natura e anche in questa rivisitazione non sono affatto da meno: ho amato ogni sfaccettatura della loro personalità e come insieme cercano di affrontare le situazioni più disparate. Anche i personaggi secondari sono ben caratterizzati e la loro trasformazione da divinità classiche a moderne è assolutamente coerente e plausibile. Lo stile di scrittura dell’autrice è molto scorrevole e al tempo stesso attira con una vena poetica che ha la forza di un canto antico, così come il registro linguistico forbito e appropriato che da ritmo alla narrazione dall’inizio alla fine.
“Il giudizio di Persefone” è una lettura assolutamente consigliata per tutti gli appassionati di mitologia ma anche per chi ha voglia di una storia meritevole in grado di emozionare e sorprendere oltre le aspettative.