Tra droghe limitanti, fenomeni paranormali e misteriosi omicidi, Alex dovrà lottare per tenere fede al patto fatto con la Lethe e fare finalmente chiarezza su ciò che si cela nei suoi ricordi e che rischia, ora più che mai, di tornare minaccioso in superficie.
Leigh Bardugo torna nelle librerie italiane con un’opera che si distacca totalmente dalle atmosfere fantastiche del suo Grishaverse, approcciandosi a un ambiente cupo e terrificante, che fa crescere nel lettore tutta una serie di domande riguardanti al mondo che Alex si trova ad affrontare.
La prima parte del libro potrebbe risultare molto lenta e pesante, ma è assolutamente necessaria per poter apprezzare appieno la seconda parte, più dinamica e ricca di eventi che non mancano di lasciare senza fiato.
Sarà sicuramente un’opinione impopolare, ma in “La Nona Casa” ho trovato una maggiore maturità della scrittrice rispetto alla sua serie più popolare, sia dal punto di vista della gestione della storia che nella cura dei tempi di narrazione. L’ambientazione, tra il gotico e l’horror, mi ha ricordato le sensazioni provate guardando le prime stagioni della serie tv “Supernatural”, che per quanto divertente e leggera da un lato ha offerto nel corso degli anni delle scene drammatiche e al cardiopalma che danno una dimensione più realistica al mondo paranormale rappresentato. Ce li vedo bene i fratelli Winchester a collaborare con Alex in qualche caso crossover.
Oscurità, inquietudine e terrore puro caratterizzano i giorni e le notti dei personaggi, che affrontano l’inspiegabile con le armi di cui sono dotati nel tentativo costante di sfuggire alla morte. Ho trovato in ogni pagina qualcosa su cui dovermi per forza soffermare, tanto affascinanti e curate sono le descrizioni di un mondo complesso e totalmente corrotto.
Porterò avanti sicuramente la lettura di questa nuova serie della Bardugo, sperando che da queste ottime premesse possa esserci uno sviluppo altrettanto sorprendente.