Review Party: Recensione di “Caffè Voltaire” di Laura Campiglio

Giunta alla soglia dei trentacinque anni, Anna Naldini si trova a provare una forte insoddisfazione su tutti i fronti che si trova a valutare. Senza un compagno, un lavoro sicuro e soddisfazioni personali, passa le giornate andando a caccia di nuove notizie da pubblicare per il giornale “La Locomotiva”, che non ci pensa due volte a licenziarla per una svista appena le si presenta l’occasione. Di nuovo a spasso, Anna si butta in una decisione fulminea che la porta a iniziare a collaborare con la rivista concorrente, “I Probi Viri”. Solo quando “La Locomotiva” la richiamerà con sé inizierà per la donna una serie di peripezie e imprevisti che la porteranno non solo a scrivere sotto mentite spoglie per entrambe le testate ma a imbastire un lavoro che la porterà a dire tutto il contrario di tutto. Ma una soluzione la si può sempre trovare, specie con una doverosa bevuta presso il Caffè Voltaire.

Il libro di Laura Campiglio presenta una storia inaspettata, dai toni leggeri ma estremamente curata. Ho adorato lo stile di scrittura tagliente, incisivo e spesso sboccato utilizzato dall’autrice, che non solo caratterizza tutti i personaggi descritti ma dà energia alle vicende, che si susseguono freneticamente una dopo l’altra. Anna in apparenza sembra proprio in balia degli eventi, come se non potesse averne il pieno controllo, trovandosi invischiata in una situazione che può facilmente sfociare nel caos ma che affronta con coraggio anche grazie agli amici e a ciò che rappresenta per lei il suo bar preferito. Così, dà vita alle identità di Voltaire e Rousseau, lottando contro sé stessa per tirar fuori argomenti sempre innovativi per entrambe le testate e riuscendo a mettersi in discussione, scrivendo per l’uno l’opposto dell’altro. Questa è veramente una chiave di lettura interessante per il panorama della comunicazione contemporanea, in cui verità e finzione si autodistruggono in lotte che lasciano spiazzati i fruitori che non sanno più a cosa credere talmente tanti sono gli stimoli esterni. Si può davvero dire tutto il contrario di tutto? Questa opera ne è la prova chiara e viene trasmesso il messaggio senza troppi giri di parole, come una lama che colpisce inaspettata e lascia dietro di sé enormi conseguenze. “Caffè Voltaire” è un romanzo complesso e davvero denso di contenuti, che dilatano i tempi di lettura ma stimolano il lettore verso molteplici riflessioni che vanno oltre la storia in sé, che viene alleggerita dal modo frizzante in cui tutto viene narrato. Laura Campiglio ha affrontato in maniera intelligente e ben calibrata un argomento tosto da eviscerare che scatena potenzialmente infinite opinioni che vanno ad avvalorare la sua tesi: di un fatto si può parlare attraverso molteplici prospettive che combattono tra loro per emergere ma che si annullano, per loro stessa natura, dicendo cose totalmente in contrasto.

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