« Stavo lavorando sul modo in cui la luce solare illuminava le venature delicate di un petalo di rosa, tentando di non pensare che una volta avevo visto la stessa immagine su un paio di ali Illyrian, quando la porta si aprì. Finsi di sembrare concentrata sulla pittura, ingobbendo un po’ le spalle, inclinando la testa. E recitai ancora meglio quando mi voltai lentamente, come se mi sforzassi sul serio di staccarmi dal quadro. Ma la vera lotta fu costringere la mia bocca a sorridere. Mi convinsi di sembrare sincera. Mi ero esercitata allo specchio. Di continuo. »

Il terzo libro non ha nulla da invidiare ai suoi predecessori, in un modo originale è in grado di trasmettere emozioni positive e negative, in un modo crudelmente genuino, che fa pensare automaticamente che l’epilogo non poteva essere altro che quello descritto.
La trilogia di ACOTAR è perfetta per farsi un’idea del talento di Sarah J. Maas. Da oggi abbiamo la fortuna, grazie a Mondadori, di poter godere della serie completa e ben schierata in tutto il suo splendore nelle nostre librerie. Le copertine non sono forse una meraviglia? Ogni volta che le guardo mi commuovo spudoratamente!