In un regno sempre più in decadenza, Elric, l’imperatore albino, regna incontrastato a cavallo tra lucidità e sregolatezza. Ma l’ombra dei Regni Giovani cresce sempre di più, pronta ad inghiottire ciò che anche il tempo vuole spazzare via. La battaglia per la difesa di Melniboné potrebbe essere ora più imminente che mai.
Elric è un personaggio affascinante e controverso, a cui non si può certo rimanere indifferenti. I sentimenti che prova, che siano tormento o amore, sono così intensi da risultare realistici e umani. Il viaggio che intraprende tra il terreno e il divino non è solo un cammino fisico, ma anche e soprattutto spirituale, che lo fa evolvere in una direzione non sempre ben definita, proprio per la forza e le debolezze che lo caratterizzano.
Gli anfratti di mondo che appaiono come una visione nell’occhio della mente contribuiscono all’ampliamento dell’immaginazione, che ora si trova ad esplorare nuovi scenari unici nel loro genere, come di fronte ad una delle grandi meraviglie che ben conosciamo.
Lo stile e il tono utilizzati da Michael Moorcock catapultano il lettore in un’atmosfera drammatica, cupa, ma assolutamente ipnotizzante, rendendo la lettura scorrevole, appassionante e coinvolgente.
La cosa più incredibile è come questa saga sia rimasta immutata nel tempo, dalla sua prima pubblicazione ad oggi. Al contrario del regno di Melniboné, l’opera poggia su fondamenta indistruttibili, che il tempo non fa altro che rafforzare attraverso l’energia, la condivisione e l’amore dei fan che sempre più crescono e non smettono mai di parlarne e tenerla in vita.