« È il mio tocco… sono io. Non c’è bisogno di versare sangue. La mia presenza… l’acqua… la luce… sono troppo per loro. »
Monthly Archives: Marzo 2016
Recensione: “Eternal War: Gli eserciti dei Santi” di Livio Gambarini
« Fu come essere trascinati giù da un precipizio: ruzzolò fuori, sul selciato delle lande dello Spirito. Alzò gli occhi su Guido e raggelò. La seconda anima, quella più determinata, aveva il torso girato verso di lui. Minuscoli occhi si erano aperti su tutta la sua forma, come nodi sul tronco di un albero. Lo fissavano. »
Quando si ha a che fare con un libro storico, lo scrittore ha il dovere di “informarsi per informare” nella lettura chi acquista la sua opera. Livio Gambarini, giovane scrittore emergente, ha tutte le carte in regola per farsi strada nel mondo dell’editoria e il suo libro historic fantasy, “Eternal War: Gli eserciti dei Santi”, ne è la palese prova. Un romanzo autoconclusivo, ma che apre la strada ad una trilogia interessante e promettente.
Recensione: “Tenebre e ghiaccio” di Leigh Bardugo
« Il problema del volere qualcosa è che diventiamo deboli. »
Il regno di Ravka è spaccato a metà da oltre un secolo di guerre; la Distesa delle Tenebre, impenetrabile nube popolata da mostri, rappresenta un ostacolo invalicabile, impossibile da superare se non grazie ai soldati e ai Grisha, prestigiosi maghi al servizio del Re.
Recensione: “Vodka&Inferno” di Penelope Delle Colonne
« Amare è dissolversi nelle parole di un altro. Amare è annientarsi. Amare è non esistere più. Mai. Mai. Mai più.»
La morte; quale eterna, crudele ed inevitabile sorte umana. Eppure, per Frattaglia, tutto questo simboleggia il vero inizio della sua piatta vita. Da quel cadavere trovato nel Canal Grande, sbattuto a merce di scambio su un tavolaccio di mercante; su di lui, quella pelle pallida e nuda ha un potere ipnotizzante, tanto da distoglierlo dalle sue amate marionette di stracci.
Poco importa lo stato di servo in cui si ritroverà, Frattaglia rimarrà al suo capezzale, osservandolo oltre il vetro della teca mortuaria. Fino alla notte in cui scopre che il rosso non è solo la sfumatura dei suoi capelli.
Il tutto sotto gli occhi oscuri nascosti dietro il becco adunco di un criptico Dottore della Peste, circondato da misteriose verità d’alchimia e magia.
La scrittura delicata ma affilata intrattiene e nutre riga dopo riga, infondendo sentimenti contrastanti tra il susseguirsi di vicende e colpi di scena, fino al prosciugante epilogo. Una storia che va goduta a piccoli sorsi, come la vodka che infiamma la gola, un toccasana raffinato e crudele per la mente di chi legge.
Ringrazio la gentile Milena Edizioni per avermi concesso la possibilità di leggere in anteprima questo libro.
Recensione: “La Figlia del Freddo” di Loredana Raciti
« La sostanza di cui sono costruiti gli erranti è il nostro futuro, raggrumato. Sono stati creati da noi, dalle nostre paure del futuro che non conosciamo. Il futuro è il demone comune a tutti, perché ci fa paura. »