Chi è fan del romanzo di Jane Austen “Orgoglio e Pregiudizio”, ricorderà bene il personaggio di George Wickham e le emozioni contrastanti che suscita nel corso della storia. Torna in Italia Karen Aminadra con una nuova rivisitazione pronta a conquistarci. Scopriamo insieme qualche intrigante citazione.
Chi è Mr. Wickham? Per usare un termine aggraziato potremmo definirlo mascalzone. Per chi non se lo ricorda, si tratta di un ufficiale della milizia inglese che circuisce Lydia Bennet per estorcere dei soldi alla famiglia e saldare i propri debiti. Per far sì che la ragazza non venisse coinvolta in uno scandalo, è Mr. Darcy a intervenire nuovamente. Ottenuto ciò che voleva, l’interesse per Lydia cessa improvvisamente, per non parlare dell’incombenza di un matrimonio non previsto e non voluto.
L’eccitazione per la loro illecita avventura era svanita presto, una volta che Wickham aveva ottenuto ciò che desiderava. Tutte quelle peculiarità che prima la rendevano un facile obiettivo per la sua lascivia ora lo infastidivano terribilmente. Desiderava disperatamente fuggire via da lei. Era sciocca e infantile, oltre a essere incredibilmente noiosa, sempre a blaterare del fatto che sarebbero potuti andare a vedere l’opera o a teatro. Parlava ininterrottamente, dall’istante stesso in cui si svegliavano al momento in cui andavano a dormire; come se non bastasse, il disappunto che provava nel sentirsi segregata in albergo aveva trasformato la sua voce da ragazzina in un piagnucolio stridulo e fastidioso.
Un matrimonio a tutti gli effetti fallimentare, che porta Lydia a diventare madre. Ma come può vivere serenamente in una situazione in cui si sente reclusa perfino in casa sua e senza la vita che aveva sempre desiderato?
Lydia sbuffò: tutto questo era ingiusto. Non riusciva proprio a comprendere perché fosse sempre sua la colpa e la responsabilità di tutto. Era certa che Jane non avrebbe subìto il disagio di una notte insonne per colpa di un bambino convinto di avere sempre fame. Con estrema riluttanza si alzò e prese il bimbo in braccio, stringendolo quasi senza rendersene conto al proprio petto. Il piccolo, sentendo il calore della mamma accanto alla propria testolina, strofinò immediatamente il nasino contro il suo seno. Al solo pensiero del primo tentativo di allattamento, il cui ricordo era ancora ben impresso nella sua mente, Lydia rabbrividì e d’istinto allontanò il neonato dal proprio petto. Quando il bimbo riprese a piangere, la neomamma uscì dalla stanza e Wickham sbuffò in preda alla disperazione. Cosa poteva fare? Sapeva fin troppo bene che suo marito non avrebbe mai ceduto alla richiesta di assumere una balia. Sospirò. «Suppongo di non avere altra scelta.» Gli occhi le si riempirono di lacrime. «Dovrò allattarti io stessa» disse iniziando a sbottonarsi la camicia da notte. «Altrimenti morirai di fame e io sarò incolpata ingiustamente per la morte di un altro bambino.» Scosse la testa scoraggiata, poi, con gli occhi ben chiusi e un po’esitante, offrì il proprio capezzolo alla boccuccia del bambino. «Ahi» frignò, mentre la boccuccia famelica si aggrappava al suo seno. «Ho deciso: non avrò mai più figli per il resto della mia vita.»
Tra alti e bassi, non mancano dei brevi momenti di tenerezza, in cui quella vita, per Wickham, sembra essere più sopportabile.
Wickham sorrise e strinse forte sua moglie. C’erano momenti in cui l’avrebbe strangolata volentieri e altri in cui, all’improvviso, gli tornava in mente perché si sentisse così attratto da lei e il motivo per cui le fosse affezionato. Era così dolce. Sì, certo, un po’ incostante, ma tanto dolce. Poi, guardò il bimbo nella culla. E mi ha appena donato il bene più prezioso al mondo. Lydia singhiozzò ancora una volta. «Mio caro, siete sincero quando dite di essere preoccupato per noi?» «Ma certo che lo sono.» La guardò e, con suo grande sgomento, si accorse che stava ricominciando a piagnucolare. Perché i momenti teneri e preziosi sono così fugaci?
Ma è la distanza a costruire il loro rapporto. Partito per la guerra lui e tornata a casa Bennet lei, i due vivranno una vita separata, diversa. Come ne verranno fuori?
Si mise disteso su un fianco e, con la testa posata sulla mano, rimase a osservare Lydia che si alzava dal letto, prendeva il loro piccolo in braccio e lo accostava al seno. Era un’immagine bellissima, che desiderava stampare in maniera indelebile nella propria memoria. Voleva ricordare quella meravigliosa immagine per sempre. Si stupì dei sentimenti che stava provando in quel momento, non erano proprio da lui. Ma, nonostante ciò, si crogiolò nelle proprie emozioni, mentre osservava incantato il piccolino che si nutriva al seno della mamma. A malincuore, Wickham scese dal letto e pian piano indossò i suoi abiti, pur continuando ad ammirare Lydia che allattava Georgie. Il tempo stava volando. In quel momento, avrebbe dato qualsiasi cosa per fermarlo e impedire loro di partire.