La vita di Alice segue dei binari ben precisi, freddi come il materiale da cui sono composti. Solo le amate api sanno scaldarle il cuore, come mai né la famiglia né il suo compagno sono riusciti a fare. Saranno proprio loro a guidarla di nuovo a casa, da Parigi alla Sardegna, quando una notizia arriva a sconvolgerle l’esistenza. La morte della sorella fa riemergere i ricordi dimenticati e l’affidamento della piccola Amelie, sua nipote, cambia irrimediabilmente quel tracciato a lungo seguito.
La scrittura di Cristina Caboni risveglia, pagina dopo pagina, emozioni sopite nel cuore, acuendo la percezione fisica. Attraverso il suo stile di scrittura inconfondibile, riesce a riflettere nella mente dei lettori delle immagini istantanee ogni volta differenti.
La sua penna più volte mi ha conquistato scombinandomi dentro e lasciandomi travolta da ciò che sentivo. La sua pubblicazione più recente non fa eccezione ed è incredibile come si riesca a innamorarsi del mondo delle api.
Piccoli insetti, spesso sottovalutati, ma fondamentali per l’equilibrio di tutto il nostro ecosistema. Attraverso la vita della protagonista impariamo a godere della loro presenza, rivalutandone l’importanza e comprendendo il loro vero significato all’interno della storia.
Si rimane travolti, ma al tempo stesso tutto è equilibrato: parole, luoghi, profumi e sapori si diffondono pagina dopo pagina con una delicatezza estrema, senza invadere. Proprio per questo tutto risulta ancora più intenso, grazie alla loro omogenea distribuzione nei capitoli.
Quella di Alice è una vicenda tutt’altro che delicata: la magia delle api si schianta contro una situazione famigliare da brividi, da cui la donna ha cercato di allontanarsi il più possibile ma che l’ha richiamata a sé, con una responsabilità pesante come un macigno.
La donna trova in sé la forza e il coraggio di prendersi cura di un essere umano che dipenderà completamente da lei negli anni a seguire. Da lei, che ha sempre cercato indipendenza e libertà nel suo rigore e nei programmi dettagliati e ben costruiti.
Cristina Caboni descrive l’amore in ogni sua forma, senza mai cadere nel banale e trasformando la trama più sentita in qualcosa di nuovo. “La via del miele” è un inno alla natura e all’essere umano, indagando su quanto sia importante l’unione e la cooperazione tra le due parti.
Che meraviglia questa recensione ❤️ grazie di cuore, sono felicissima.
Cristina Caboni