Ma quanto amo i gialli con protagoniste delle figure inusuali e di spicco per il genere letterario? “L’inchiesta Du Barry” di Frédéric Lenormand è solo un esempio di questo tipo di libri e oggi vi consiglierò altre storie che possono richiamarla.
“Il nodo Windsor. Sua Maestà la regina indaga” di S. J. Bennett
È un mite inizio di primavera al castello di Windsor e la regina Elisabetta si sta preparando per le celebrazioni del suo novantesimo compleanno. Le attività tuttavia sono bruscamente interrotte non appena il giovane pianista russo che ha deliziato gli ospiti la sera precedente viene ritrovato cadavere, completamente nudo, appeso in camera sua con la cintura della vestaglia. Quando le indagini si concentrano sulla servitù, la regina capisce che la polizia sta seguendo la pista sbagliata. Con l’aiuto dell’inesperta ma solerte assistente Rozie Oshodi, appena assunta dopo una breve carriera come bancaria e tre anni trascorsi nella reale artiglieria, Sua Maestà decide di vederci chiaro, dando finalmente spazio alla grande passione che coltiva segretamente fin da ragazzina, quella dell’investigazione.
“Caterina. Una principessa tra amore e potere” di Susan Hastings
Molte cose si sono dette di Caterina II di Russia, definita “la Grande”, che regnò per più di trent’anni in pieno Settecento sul trono più sanguinario, più glorioso, più leggendario d’Europa. La sua storia comincia in un principato periferico e oscuro dell’impero prussiano: il suo nome è Sofia, figlia di un generale e nobile di basso lignaggio. Quando la zarina Elisabetta I cerca una degna sposa per Pietro III, nipote di Pietro il Grande e quindi erede al trono, sceglie la Prussia come territorio d’elezione, per antica amicizia e per legare l’impero di Russia all’altro grande trono europeo. E la scelta cade sulla brillante, vivace e intelligente Sofia, che presto cambia il suo nome in Caterina. Ma la vita accanto a una persona piuttosto rude come Pietro non sarà così felice, e la giovane donna troverà conforto tra le braccia di uomini affascinanti che frequentano la corte e che avranno un ruolo importante non solo nella vita sentimentale di Caterina, ma anche nella sua formazione politica.
“La corona contesa. Il romanzo di Matilde d’Inghilterra” di Elizabeth Chadwick
1125, Inghilterra. Matilde, moglie dell’imperatore del Sacro Romano Impero, torna a Londra dopo la morte del marito. In assenza di eredi maschi, suo padre, re Enrico I, le promette la successione al trono, ma le nozze di Matilde con Goffredo V, figlio del Conte d’Angiò, il nemico storico dei normanni, provocano sconcerto e disapprovazione a corte. Inoltre tra i potenti del Regno, convinti che una donna non possa ambire al ruolo di sovrana, si scatena un’accesissima lotta per la corona. Alla morte del padre, tuttavia, Matilde è determinata a conquistare la corona d’Inghilterra, anche a costo di strapparla a suo cugino, Stefano I, che nel frattempo ha imposto la propria candidatura. Soltanto Adeliza di Lovanio, la regina, matrigna di Matilde, cerca di appoggiarla: la considera l’unica erede legittima al trono. Ma Adeliza ha sposato in seconde nozze uno dei più fedeli sostenitori di Stefano I. E in un’epoca in cui la parola di un uomo è legge, come può Adeliza obbedire al marito e sostenere al tempo stesso la battaglia di Matilde? Qual è il prezzo della corona? E quale sfide Matilde dovrà affrontare per conquistarsi il titolo di Signora degli inglesi?
“La principessa d’Irlanda” di Elizabeth Chadwick
Irlanda, 1166. Dotata di una bellezza straordinaria, di una voce incantevole e di un’intelligenza fuori del comune, Aoife, figlia di Diarmait, re d’Irlanda, ha soltanto quattordici anni quando suo padre viene deposto ed è costretta a seguirlo in esilio in Inghilterra. Solo conquistando il favore e l’appoggio di re Enrico II, padre e figlia potranno tornare in patria e scacciare i loro nemici. E Diarmait sa che Aoife può avere un ruolo fondamentale nell’impresa. Proprio grazie al suo fascino, infatti, la ragazza riesce a sedurre il sovrano inglese, che accetta di aiutarli. Un’alleanza che li condurrà al carismatico Riccardo di Clare, conte di Pembroke e di Striguil, un giovane al servizio del re, ambizioso e affamato di potere. Diarmait promette a Riccardo ricchezza, terre e addirittura la mano di Aoife in cambio del suo aiuto in Irlanda. Ma Aoife non vuole essere una pedina nelle mani dei potenti: consapevole delle sue doti, sarà lei a voler condurre il gioco, a suo vantaggio e alle sue condizioni… Opulente corti medievali e imponenti fortezze, scogliere a picco sull’oceano e verdi terre d’Irlanda fanno da sfondo a questo romanzo di Elizabeth Chadwick, che ci regala il ritratto di una nuova eroina, destinata a fare breccia nel cuore di tutti noi.
“Il giullare della regina” di Philippa Gregory
Alla corte d’Inghilterra, teatro della rivalità tra Maria Stuarda ed Elisabetta I, giunge un insolito giullare: Hannah Green, giovane ragazza ebrea, sotto abiti maschili, in fuga dall’Inquisizione insieme al padre stampatore. Il suo dono della chiaroveggenza le varrà la fiducia e la protezione di lady Maria, ma anche ostilità e sospetto, per le scomode verità che è chiamata a rivelare. Promessa sposa a Daniel Carpenter ma innamorata dell’affascinante e traditore Robert Dudley, che la costringe a spiare la cattolicissima erede al trono, scoprirà una donna di fede che intende riportare il popolo alla sua religione. Ma l’astuta Elisabetta tesse la sua mortale ragnatela…
“Il romanzo di Matilda” di Elisa Guidelli
Matilde di Canossa è uno dei personaggi più affascinanti del Medioevo. Contessa di un vasto territorio tra Lazio e Garda, ago della bilancia tra Papato e Impero, entra nell’epocale scontro giocandovi un ruolo dapprima di pacificatrice, poi di aperta sostenitrice della riforma ecclesiastica. Sempre pronta, in nome dei propri ideali, a mettere in gioco poteri e dominio. Intere città le si ribellarono tacciandola di tradimento nei confronti dell’imperatore Enrico IV, suo odioso cugino ed eterno nemico che tentò per una vita intera di punire il suo animo ribelle e sottometterne il provocante corpo di femmina. Per non parlare delle maldicenze sulla peccaminosa “puttana” di Gregorio VII, amatissimo pontefice sotto i cui paramenti ufficiali lei fu sempre in grado di scorgere le umili vesti del monaco e le virili qualità dell’uomo. Accorta protagonista politica, contro le sue lucide intuizioni gioca il suo essere donna. Da ciò due sposalizi destinati al fallimento, il primo con un uomo repellente, il secondo con un impotente ragazzino di cui potrebbe essere madre. Da ciò, infine, la resa al nuovo imperatore Enrico V, disposto a riconcederle il dominio canossano soltanto in cambio della nomina a suo erede.