In questo ultimo periodo si sente molto parlare di Miranda Cowley Heller. Il suo romanzo d’esordio, “Il palazzo di carta”, è acclamato dalla critica e amato da chiunque abbia avuto la possibilità di leggerlo. Quali sono le emozioni che evoca?
Il blu dell’acqua che scorre è il primo colore che viene in mente, anche solo leggendo la trama. Un elemento che mette serenità in Elle, la protagonista, e tranquillità nel lettore. Ci si sente al sicuro e la sua capacità di nuotare infonde forza e sicurezza anche in noi.
Quando Elle incontra di nuovo Jonas, però, tutto si tinge di rosso, come la passione che travolge entrambi e l’amore che hanno provato reciprocamente anni prima riaffiora. Un vero peccato, dal momento che la donna ha creato una vita e una famiglia con Peter.
Il passato descritto tra le pagine si tinge color seppia, richiamando una storia antica e che riesce a pulsare nonostante la coltre di polvere. Si percepisce la malinconia, la speranza, la serenità dei momenti. Eppure, a un tratto, qualcosa si spezza e il panico dilaga nella mente del lettore man mano che tutto diventa più chiaro.
La mente di Elle diventa un posto sempre più soffocante per tutto ciò che i ricordi gettano all’esterno, fino a un’oscurità disarmante e che lascia brividi su tutto il corpo. “Il palazzo di carta” è così tanto particolare da non definirsi né in un solo colore, né in una sola emozione. Un tripudio di tutto questo caratterizza il libro donando al pubblico una lettura soddisfacente.