Esistono persone completamente felici? Sara era convinta di esserlo, fino a quando il marito Matt non rimane coinvolto in un incidente stradale e perde la vita. La donna non può fare altro che ingoiare il dolore e andare avanti, perché con lei c’è la piccola Mia, la loro figlia da poco nata, che ha bisogno in ogni attimo della giornata. Esiste un’altra chance di vita, per lei?
Ester Bradamante torna tra le mie letture proponendo un romanzo drammatico e al contempo pieno di speranza per il futuro. Una speranza che Sara sembra aver perso per sempre e che si preclude anche quando potrebbe cambiare in meglio la sua vita. Lei ora non è altro che un’infermiera, una mamma e una vedova, non c’è posto per altro o altri.
Anche se il tempo passa non vuole più aprire il suo cuore a nessun altro uomo, perché Matt è e sarà sempre l’unico per lei. Il compito di Roger, quindi, non sarà così semplice: fare breccia nel cuore di una persona ferita è forse una tra le imprese più ardue. Ma l’uomo lo si ama per la pazienza e la volontà sincera di entrare nella vita di Sara e Mia a piccoli passi, senza invadenza.
L’autrice riesce bene nell’affrontare tematiche come quella del lutto e a trovare i giusti escamotage per la buona riuscita del libro. Nonostante possa sembrare una storia scontata, è interessante scoprirne gli sviluppi e conoscere pagina dopo pagina tutti i personaggi coinvolti.
A tratti mi è sembrato che gli stessi concetti venissero ribaditi più e più volte senza una reale necessità per me, ma questo non inficia una lettura che tutto sommato ho trovato leggera e soddisfacente. Al momento è il romanzo che preferisco di più di Ester Bradamante, quindi se ancora non la conosceste vi consiglio di partire da qui.