Dopo che la Terra è stata sconvolta da una misteriosa catastrofe, la vita di Poe è cambiata per sempre. Ora è una tra le Cercatrici più abili e si guadagna da vivere viaggiando per il Multiverso. Una nuova e pericolosa missione la costringe a collaborare con Damyan e a fare i conti inaspettatamente con il proprio passato e le sorti in bilico della sua realtà.
Licia Troisi rappresenta una parte fondamentale della mia esperienza da lettrice. Non posso negare che la mia passione per il fantasy sia in parte per merito suo e delle sue Cronache del Mondo Emerso, una lettura che ancora oggi ricordo con tanto affetto.
Con gli anni l’ho seguita più che altro nei suoi saggi riguardanti l’astronomia e lo spazio, ma finalmente torno a parlarne come scrittrice di narrativa. Ciò che più mi ha affascinato è sicuramente l’ambientazione, a cavallo tra la fantascienza e il cyberpunk, e l’età della protagonista. Ricordo infatti di aver letto solo romanzi in cui i protagonisti erano adolescenti o poco più, mentre Poe è una venticinquenne che ha molto da raccontare.
Mi ha affascinato e sorpreso, in lei mi ci sono subito ritrovata e l’ho seguita in questo romanzo con piacere. Gli eventi si susseguono nel modo avvincente a cui la scrittrice ci ha abituato in tutti questi anni. I meccanismi dei Cercatori, le regole del Multiverso e i colpi di scena rendono il romanzo ricco di nozioni ma anche di curiosità che portano a voler proseguire.
Conosciamo Poe in un momento in cui ha già dovuto subire un cambiamento, ma la storia la porta nuovamente a doversi mettere in discussione e a capire come agire di fronte a ciò che più la sconvolge. La presenza di Damyan rappresenta per lei un ostacolo prima e un supporto poi, con una relazione che gradualmente cambia portandoli a legarsi.
Si parla di Multiverso quindi è facile pensare che la storia avrà un seguito in cui verranno scoperti nuovi e interessanti dettagli: La nocchiera del tempo è un primo volume davvero promettente, nonché un modo per conoscere l’autrice con una nuova storia.