Regina dal potere sconfinato, moglie assassina e vendicatrice, madre tradita e amorevole, figura capace di slanci e sentimenti di grande intensità o donna crudele e senza cuore? Questa è la storia di Clitennestra.
In questo secondo volume del ciclo sulle donne greche, Hannah Lynn si concentra su una nuova figura femminile, quella di Clitennestra, moglie di Agamennone e sorella di Elena di Troia. Scoppiata la Guerra di Troia, la donna rimane in patria per governare il regno in assenza del marito, da qui ha inizio la visione di una donna forte e ferocemente protettiva nei confronti di ciò che ritiene appartenerle.
Hannah Lynn non usa mezze misure: con una prosa complessa e precisa delinea una vicenda storica difficile da digerire e che approfondisce la psicologia di una donna che si realizza in una situazione totalmente scomoda. In un momento della storia greca in cui sono gli eroi di guerra a diventare indimenticabili, Clitennestra si erge fiera e a tratti temibile ma che vuole soltanto proteggere con ogni mezzo la propria famiglia.
La vediamo quindi interagire con i suoi figli e spronarli a diventare più forti per difendersi dal fatto, sempre crudele e inaspettato. Una spirale oscura, però, si fa strada nell’amore quando quel senso di protezione lascia spazio a una vera e propria ossessione non ludica, con conseguenze non volute.
Quella della Lynn è una rivisitazione a tratti moderna e assolutamente interessante senza per questo tradire la tradizione e gli scritti storici sui personaggi citati. La caratterizzazione dei personaggi va di pari passo con quella degli ambienti, curati nei minimi dettagli e prova del grande studio che c’è stato dietro. Il ritmo narrativo è frenetico e dinamico, una giostra in cui raziocinio e sentimento lottano fino all’ultima pagina.