
Review Party: Recensione di “Giuramento – Libro tre delle Cronache della Folgoluce” di Brandon Sanderson

“L’invasione degli Skaar” è un romanzo avvincente e appassionante, pieno di azione e scontri che fanno salire l’adrenalina alle stelle. Il ciclo della Caduta mi fa tornare con la mente alle origini, quando la me bambina veniva presa per mano da Brooks e condotta tra creature fantastiche e scenari apocalittici nei primi cicli di questa epopea. Il clima che si respira è quello di una fine imminente, ma di una creatura che ha la consapevolezza di poter splendere in eterno.
Questo è ciò che accade con “La Quinta Stagione” di N. K. Jemisin. L’Immoto è la terra devastata che l’uomo nei secoli ha contribuito a mandare in rovina. Antiche, ormai, sono le memorie del passato prospero. Ora ciò che conta è sopravvivere ai cataclismi che si abbattono puntualmente e che spazzano via i brandelli di quotidianità come neve al sole.
Simbologia, credenze e sovrannaturale si intrecciano fino a creare la civiltà attuale, in cui Yumenes cerca di emergere e comandare l’Impero.
Il libro ha una complessa struttura narrativa, suddivisa in tre parti. Tre, come le donne protagoniste, in tre luoghi differenti e in tre fasce temporali ben distinte. La lettura diventa una caccia all’ipotesi migliore che possa far comprendere come costoro siano legate l’una all’altra. Credetemi, non ci arriverete tanto facilmente. Ogni esperienza di vita che s’incontra nel romanzo è intrigante, così come scoprire il nuovo modo di pensare degli esseri umani, rassegnati ad una condizione prettamente di sopravvivenza, ma che non scorda di puntare il dito contro ad ogni occasione.
Fulcro della storia, infatti, è l’orogenia, il potere di controllare a piacimento le catastrofi naturali. Essun, Damaya e Syenite fanno parte di questa minoranza in schiavitù, sfruttata solo per il momento del bisogno ma odiata se per errore non riesce a contenere le scosse sismiche o le eruzioni.
L’impatto ambientale è un altro elemento fondamentale dell’opera perché rappresenta il nostro fallimento, il non aver agito correttamente nei confronti della natura quando ce n’erano ancora le possibilità. Si palesa un futuro drammaticamente verosimile, pensando a tutte le campagne ambientaliste che da decenni tentano di far ragionare invano l’uomo.
Lo stile della Jemisin è la vera magia. Trainante e coinvolgente, ad ogni pagina cresceva sempre più in me il desiderio di raggiungere il suo livello di scrittura e poter stilare una storia intensa emotivamente e capace di far riflettere.
Sono felice che questo sia solo il primo libro di una trilogia, credo che ormai di questa scrittrice non potrò più farne a meno. “La Quinta Stagione” si posiziona a mani basse tra le mie letture preferite di quest’anno.
“È così che deve andare” è una storia di amore, imprevedibilità e forza interiore.
La vicenda ruota attorno a due giovani donne, Alice e Veronica. In apparenza non hanno nulla in comune diversi chilometri separano le loro vite. Ma una cosa è certa: entrambe vivono con gioia, guardando al futuro e rincorrendo i propri sogni. Possono contare sul sostegno delle proprie famiglie, per qualsiasi cosa sanno di non essere sole.
Alice convive a Milano con l’uomo che ama e con cui crede condividerà ogni giorno. Vogliono sposarsi, allargare la famiglia e anche se il quotidiano non sempre è semplice vivono proiettati verso questi positivi progetti.
Veronica sprizza di gioia quando scopre di essere ammessa all’università di Venezia. Questo la porterà lontano dalla sua Modena e dai suoi famigliari, che con orgoglio la appoggiano, nonostante la distanza che li separerà. Ma la ragazza è convinta delle possibilità di carriera che le si presenteranno così facendo e anzi, è pronta ad impegnarsi anima e corpo per ottenere una delle prestigiose borse di studio.
Il dolore, spesso, unisce le persone nonostante la distanza, perché esperienze e sentimenti comuni creano un’empatia speciale che può davvero fare la differenza tra l’arrendersi e il ricominciare a vivere.
Così, Veronica e Alice si incontrano. In un modo talmente inusuale e particolare per cui saranno unite per sempre. Il dolore quando arriva è inspiegabile, ma è necessario affrontarlo per una nuova e decisiva svolta. I fatti succedono per una ragione, purtroppo è impossibile prevederli e impedirli. L’unica speranza è trovare uno spiraglio di luce per andare avanti, continuare a vedere la bellezza nel mondo e ammettere che le cose prendono una certa direzione per un motivo. Perché così devono andare.