Quello che per tanti potrebbe rappresentare un ritorno, per me è in realtà l’inizio di un viaggio: conosco la Schwab per diverse sue opere, ma la serie in questione non ha ancora attraversato la mia esperienza di lettrice. Per tanto, mi trovo ad affrontare Shades of Magic attraverso la sua trasposizione a fumetto, una serie che indaga le origini di Maxim Maresh prima di diventare re della Londra Rossa. Continue reading
Category Archives: Victoria Schwab
Review Party: Recensione di “Evil” di V. E. Schwab
Il punto di forza di “Evil” è far riflettere il lettore su cosa è giusto e sbagliato, sulle azioni eticamente corrette o meno e sulle intenzioni che spingono ad agire in un certo modo. Non esistono eroi, ma nemmeno completamente cattivi. Per svelare questo, la Schwab presenta i suoi personaggi attraverso il tempo, in un continuo scambio tra giovinezza e età adulta, che svela non solo il carattere forgiato ma anche gli avvenimenti che hanno portato al cambiamento. Il tempo scorre, così come la lettura, freneticamente, aumentando l’effetto avvincente che nel complesso ha la storia.
Non sapevo davvero cosa aspettarmi da questo libro, ma in una cosa ha fatto sicuramente centro: sorprendermi! Ho amato l’atmosfera cupa e gotica, il susseguirsi dei fatti e i personaggi. Victor e Eli sono un’accoppiata che ho apprezzato tantissimo, perché sono in continua contrapposizione, ma al tempo stesso uniti da un obiettivo sempre più comune.
Spero di potermi innamorare perdutamente di questa storia con il seguito, che ovviamente aspetto con ansia!
Review Party: Recensione di “Questo canto selvaggio” di Victoria Schwab
« Avrebbe potuto andarle peggio – la perdita dell’udito era solo parziale – ma era troppo furba per permettere che altri le vedessero. Erano un segno di debolezza, comunque, e la debolezza non si doveva mai mostrare: glielo aveva insegnato Harker a dodici anni, quando le cicatrici erano ancora recenti. “Perché?” gli aveva chiesto, siccome era giovane e stupida. “Ogni debolezza espone la carne” le aveva risposto. “E la carne invita il coltello.” »