Review Party: Recensione di “Frederica” di Georgette Heyer

Per assicurare un futuro alla sua famiglia, Frederica Merriville non esita minimamente quando si tratta di contattare il marchese di Alverstoke e chiedere aiuto. Sulla carta è molto semplice: garantire una stabilità economica ai due fratelli minori e far sì che la sorella Charis possa debuttare positivamente nell’alta società di Londra.

Il marchese si risveglia dall’antro di noia in cui ha sempre vissuto: qualcosa lo intriga in Frederica, quindi dopo essere sembrato restio ad accettare la richiesta, prende sotto la sua protezione la famiglia Merriville e prepara ogni dettaglio per il loro grande debutto.

Finalmente ho avuto l’onore di poter leggere una delle opere più emblematiche del genere regency. Georgette Heyer è una maestra in questo campo e con “Frederica” supera ogni aspettativa, realizzando una storia chiara e dettagliata come fotografie d’epoca, inglobando il lettore in una vicenda avvincente, divertente ed emozionante.

Ogni personaggio ha la sua personalità e affezionarsi a loro è facile: Frederica e il marchese muovono le fila dell’opera con dialoghi dinamici che non annoiano, in un’ambientazione come quella della Londra nell’epoca della Reggenza che continua ad affascinare nonostante il passare dei secoli.

Il romanticismo tipico dei classici della letteratura inglese aleggia in ogni pagina facendo sospirare il lettore e conquistando anche quello più mal disposto in tal senso.

Georgette Heyer è perfetta come autrice per approcciarsi al genere regency, un’autrice talentuosa che merita ancora di essere letta perché le sue opere sono una garanzia di qualità e intrattenimento.

Review Party: Recensione di “The Ones. La profezia dei prescelti” di Veronica Roth

Quando “tutto è bene quel che finisce bene” è come se non ci fosse nulla dopo.

Non per Sloane Andrews, Matthew Weekes, Esther Park, Albert Summers e Ines Mejia, che dopo essere stati protagonisti di una profezia che li ha resi degli eroi hanno cercato di tornare alla normalità. L’Oscuro e i tempi della magia sono finiti da un decennio, ma quegli eventi ancora aleggiano nell’aria, ostacolando il loro quotidiano. Ma la tragica morte di uno di loro fa tornare come un macigno l’incubo, come se l’ombra del nemico non se ne fosse mai andata. Che l’Oscuro stia per tornare è il primo sospetto, ciò che fa più paura è la portata del pericolo: stavolta non sarà da difendere solo la Terra ma qualcosa di molto più grande.

Quando si parla di Veronica Roth ho sempre avuto un’opinione impopolare, che ha sempre cozzato con tutti quelli che conosco. Basti pensare che alla saga di Divergent ho preferito la duologia di Carve the Mark e leggendo la trama di The Ones ho percepito fin da subito quanto mi avrebbe intrigato la storia al suo interno.

I temi principali affrontati in questo nuovo libro non sono nuovi alla Roth, ma hanno come punto di forza il fatto di essere riadattati in chiave adulta, appiccicati alla pelle di ragazzini che ora sono uomini e donne e che vedono il mondo in un’ottica totalmente differente da prima.

Tutto questo passa attraverso gli occhi di Sloane, una ragazza determinata e tosta che dopo essere diventata un’eroina ed essersi sentita al centro del mondo si trova ora a soffrire di sindrome da stress post traumatico, incapace di andare avanti, incapace di staccarsi da ciò che è stato.

I traumi vengono descritti dall’autrice con un incredibile rispetto e una lodevole cura, marcando lo studio di certe dinamiche per poter scrivere la sua storia ed evidenziando come queste abbiano un effetto non solo sull’individuo ma anche su chi lo circonda. Sloane infatti soffre di attacchi di panico, è sempre nervosa e scontrosa, tiene alla larga chiunque, anche chi dovrebbe conoscerla meglio e comprenderla.

La cura del dettaglio si vede non solo nei personaggi quanto nelle ambientazioni: una Chicago urbana che convive con la magia in cui vigono leggi etiche legate al suo utilizzo e al controllo da parte del governo.

Non riesco a non promuovere “The Ones. La profezia dei Prescelti”, mi ha colpito corde che mai pensavo che la Roth avrebbe riuscito a toccare. Come debutto nel genere New Adult ci sono ottime chance di successo.

Review Party: Recensione di “La casa delle giovani spose” di Ashley Hay

Non solo i legami di sangue possono unire delle anime indissolubilmente.

Questo è ciò che capita a Lucy e alla sua famiglia, quando insieme si trasferiscono a Brisbane in una casa accogliente e apparentemente comune. Ma questa è stata la dimora per una vita intera di Elsie, una novantenne che è ora costretta a trasferirsi in una casa di riposo per avere le cure più adatte alle sue esigenze.

Lucy e Ben cercano quindi di cominciare la loro nuova vita, rinunciando agli sbandi di coppia per far fronte alle gioie e i doveri della genitorialità: aggrapparsi ai bei ricordi li aiuta a vivere meglio il presente e ad affrontare con meno paura il futuro.

Sarà la casa, in quel momento, a parlare per loro, attraverso oggetti, lettere, fotografie che richiamano la vita di Elsie, una donna che ha vissuto innumerevoli esperienze che possono essere di grande insegnamento per la copia che l’ha succeduta nella sua casa.

Con il suo romanzo “La casa delle giovani spose”, Ashley Hay insegna come ogni dettaglio o piccola decisione rendono grande una vita nel loro insieme. Ha una storia piena di amore e di legami umani, che s’intrecciano tra loro in modo molto emozionante e inaspettato. I ricordi che si susseguono raccontano una vicenda realistica e assolutamente amabile, che hanno come risultato quello di riempire il cuore del lettore di speranza e conforto.

Il tema della maternità viene affrontato dall’autrice attraverso elementi delicati e sorprendenti per l’originalità con cui vengono espressi certi concetti. Questo estende esponenzialmente il significato di essere genitori, soprattutto per l’importanza che viene data alla paternità, spesso un argomento trascurato o sottovalutato.

Elsie e Lucy vivono un rapporto simbiontico nonostante siano agli antipodi con i traguardi della vita, ma l’una vede delle risoluzioni nell’altra, in uno scambio silenzioso di esperienze che arricchiscono le due donne vicendevolmente, senza finire mai di imparare.

“La casa delle giovani spose” è un’opera che va alla riscoperta delle origini per riscoprire i piccoli doni della vita e prendere insegnamento da chi ci ha preceduto.

Presentazione: “Costanza Sicanie Regina” di Sonia Morganti

Di Costanza D’Aragona si conoscono solo due cose: è stata la moglie di Federico II e aveva undici – dodici anni di più, il resto sembra essersi dimenticato con le sabbie del tempo.

Sonia Morganti, grande autrice e donna, ci porta a conoscere la verità su Costanza.

Costanza Sicanie Regina è un romanzo storico che prende le sue mosse nel 1209 in una Palermo ricca di odori, sapori e colori, un luogo che è anche inno alla pienezza della vita e all’intenzione di viverla.
Lì, in una calda estate, arriva Costanza d’Aragona.
Lei è colta, raffinata, già vedova e sopravvissuta a un mare di guai.
È stata inviata in Sicilia come sposa di Federico: quindici anni, già re, bello come il sole, sopravvissuto a un mare di guai.
Si inizia da questo denominatore comune – i guai – e si arriva, dopo poco più di un decennio, a San Pietro, a ricevere la corona imperiale dalle mani del Papa. Corona con cui proprio Costanza sarà sepolta.
Una narrazione ambientata nel momento in cui il medioevo si fa languido e spietato, mistico e carnale. Sognare il paradiso celeste non basta più: dopo secoli, si vuole costruire e godere anche quello terrestre.

Titolo: Costanza Sicanie Regina
Autore: Sonia Morganti
Prezzo cartaceo: 12,48€
Prezzo ebook: 2,99€
Trama:
Anno 1209. Costanza è una vera Aragona: è colta, intelligente e dotata della tenacia necessaria a sopravvivere sul trono. Dopo la drammatica fine del periodo come regina d’Ungheria, fatica a rassegnarsi a una vita quieta, ospite nel chiostro fondato dalla madre. Cosa può aspettarsi dal domani? Costanza ormai ha venticinque anni ed è già vedova. Proprio tali caratteristiche attirano però le attenzioni del Papa, che vede in lei la consorte ideale per tenere a freno un ragazzo duro a morire, erede di due corone che, se riunite, circonderebbero i suoi territori. Così, sotto il sole schietto e il colori intensi di Palermo, le vite del giovane Federico II – quindici anni appena e già sopravvissuto a un mare di guai – e di Costanza d’Aragona – dieci anni in più sulle spalle, la metà dei
quali trascorsa regnando – si intrecciano in un bizzarro arazzo. Perché se progettare è umano, scombinare i piani è divino. È la storia di una coppia che diventa invincibile essendo improbabile, ma anche di un saraceno che desidera troppo, di una fanciulla che incanta, di una madre che ama e di un’altra che, morendo, ha imbevuto il proprio nome di un potere quasi magico.

In questo blogtour ci si renderà conto che Costanza Sicanie Regina è un libro che profuma di zagare e cannella, che risuona di parole poetiche in lingue nascenti ma, soprattutto, esplora la forza profonda e creatrice che si può sprigionare da una donna che non ha paura di vivere a pieno il suo presente e la sua seconda, inattesa possibilità.

Calendario Blogtour:

21 Luglio: Chi era Costanza, a cura di The reading’s love
22 Luglio: La donna dell’epoca, a cura di Vittbookbites
23 Luglio: Chi era Re Federico, a cura di Hook a Book
24 Luglio: Il contesto storico, a cura di Appunti di Zelda
27 Luglio: Palermo ieri e oggi, a cura di Biblionative
28 Luglio: Intervista all’autrice Sonia Morganti, a cura di The mad otter
30 Luglio: Recensione su tutti i blog

Evento organizzato dal blog Il mondo di sopra: www.ilmondodisopra.it

Review Party: Recensione di “Come due gocce nell’arcobaleno” di Amber Smith

Nonostante la giovane età, Maia e Chris si trovano già a dover affrontare dei problemi apparentemente insormontabili. Da una parte, il ragazzo deve affrontare le conseguenze di aver detto apertamente di essere transgender in un contesto famigliare in cui la madre è restia ad accettarlo. Dall’altra, Maia sta cercando di superare la morte della sorella, un trauma che le crea dolore ogni giorno, una perdita che le fa smarrire perfino la sua stessa identità.

Entrambi a scuola vivono la dannazione del pregiudizio, vedono come coltelli le dita che vengono puntate loro contro, per essere “il transessuale” o “la sorella della ragazza morta”.

L’estate, però, porta una ventata di libertà per entrambi, che per puro caso si ritrovano a vivere a pochi passi di distanza. Potrà l’amore fare breccia nei loro cuori e salvarli?

“Come due gocce nell’arcobaleno” è una di quelle letture che risulta insolita per il semplice fatto che alcuni argomenti, se affrontati, fanno fortunatamente notizia, nonostante debba essere normale trattarli. Amber Smith tratta tematiche difficili e complesse con un tono serio ma al tempo stesso delicato, dato dall’ambientazione estiva e adolescenziale che smorza in modo positivo un clima davvero pesante.

I suoi personaggi sono realistici e descritti dettagliatamente in ogni loro aspetto, rendendo di conseguenza le loro situazioni problematiche altrettanto verosimili e plausibili. L’autrice è abile nel far passare le intense emozioni di Chris e Maia direttamente nel cuore del lettore, facendo empatizzare su una condizione critica come la solitudine nell’affrontare dei problemi che in apparenza non sono visibili, ma scavano nella mente fino a fare male.

Il romanzo però insegna che da ogni esperienza, bella o brutta che sia, se ne può uscire rinnovati, con nuova fondamenta di formazione: sono queste che colorano la vita e la rendono unica, da persona a persona.

È presente anche tanto amore e il romanticismo affolla le pagine senza risultare stucchevole, emozionando e commuovendo in un modo del tutto sorprendente e inaspettato. Chris e Maia sono una coppia dolce che suscita nel lettore il desiderio di vedere per loro il tanto meritato lieto fine.

“Due gocce nell’arcobaleno” è una storia di crescita personale che sa aiutare i lettori di tutte le età, sia chi è coetaneo dei protagonisti, sia chi è adulto e pensa di sapere ormai tutto sulla vita: questo romanzo saprà colpire e fa riflettere chiunque crede nella forza dell’amore e nelle possibilità che si presentano per cambiare in meglio la propria quotidianità.