Review Party: Recensione di “Shadowhunters: Città delle anime perdute” di Cassandra Clare

« Mi state chiedendo di recidere un legame sul quale soltanto il Paradiso ha potere. Ma il Paradiso non vi aiuterà, e lo sapete bene quanto me. In fondo è per questo che gli uomini evocano i demoni e non gli angeli, giusto? »
 
Jace è scomparso nel nulla. La dipartita di Lilith ha determinato una spaccatura indelebile, capace di separare vite che sembravano legate indissolubilmente, lasciandole a vagare in un viaggio alla disperata ricerca di una soluzione che possa riportare tutti a ricongiungersi.

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Review Party: Recensione di “Shadowhunters: Città degli angeli caduti” di Cassandra Clare

« Sapeva che sarebbe stato come prendersela con un medico che aveva dovuto somministrare un trattamento doloroso ma in grado di salvare la vita. Eppure era difficile, troppo difficile, con qualcuno che si ama… »
 
La realtà di Clary sembra finalmente aver trovato un nuovo equilibrio. Accanto a sua madre, al ragazzo che ama e a tutta la sua nuova famiglia, vive ora l’emozionante esperienza di un allenamento serio come Cacciatrice.Ben presto però dovrà fare i conti con il comportamento mutevole di Jace, che dopo l’esperienza sconvolgente vissuta durante la guerra contro Valentine sembra cambiato irrimediabilmente. Forse la scelta presa dalla ragazza durante quella fatidica notte potrebbe essere costato il futuro dell’intero mondo dei Nascosti.

Acquistai “Città degli angeli caduti” con un misto di emozione e terrore. Questo perché rappresentava l’inizio di una nuova avventura nell’universo degli Shadowhunters, che poteva rivelarsi vincente quanto catastrofica. Ebbene, lo completai nel giro di una notte, perché proprio non riuscivo a smettere. E così, con un “finisco questo capitolo e poi basta” dopo l’altro, mi sono addentrata ancora una volta nelle vicende di Clary, Jace e tutti gli altri, rendendomi conto fin da subito che Cassandra non mi avrebbe deluso. Gli spunti narrativi si collegano perfettamente al finale del libro precedente, che nascono sì come conseguenze di ciò che è accaduto ma aprendo a un futuro totalmente da scoprire.

Il rapporto tra i personaggi evolve in un modo inaspettato e tutti riescono finalmente ad avere una loro dimensione nella storia. Come già accennavo, la coppia protagonista non mi ha mai entusiasmato più di tanto (non tanto perché non fosse descritta bene, ma proprio per un sentore personale), per cui sapere molto di più delle relazioni di Simon, o Alec, o Jocelyn, mi ha intrigato molto, facendomi promuovere a pieni voti questo nuovo inizio.

Una precisazione, però, tengo a farla. Per quanto questo primo cofanetto in uscita racchiude i sei libri che seguono le vicende di New York, Cassandra Clare pubblicò questi nuovi tre libri alternandoli alla pubblicazione della trilogia delle Origini (che con la nuova pubblicazione prenderà il nome originale, The Infernal Devices) ambientata nella Londra Vittoriana, nonché la mia serie preferita in assoluto di questa vasta saga. Lo dico perché soprattutto con i prossimi due libri di cui parleremo nei giorni a venire ci sono dei riferimenti sempre più grandi a personaggi o avvenimenti legati a questa, che sono fondamentali per capire alcuni passaggi della serie di The Mortal Instruments da qui in avanti.

Review Party: Recensione di “Shadowhunters: Città di Vetro” di Cassandra Clare

« Pensavo che ad attirarti là fosse qualcosa che avevi nel sangue, qualcosa che riconosceva il mondo delle ombre. Pensavo che saresti stata al sicuro solo se ti avessi tenuto nascosto quel mondo. Non ho mai pensato che avrei potuto proteggerti aiutandoti a essere forte e a combattere. »
 
Ricordo bene le sensazioni che anni fa mi pervasero, quando finalmente “Città di Vetro” finì inevitabilmente nelle mie mani. Ricordo ancora, con un grande sorriso dipinto sulle labbra, quando la saga di Shadowhunters era definita dalla Clare stessa una trilogia, che sarebbe andata a concludersi con questo libro.

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Review Party: Recensione di “Shadowhunters: Città di Cenere” di Cassandra Clare

« Clary sentì un suono simile a un sospiro correre per la Corte, tutt’intorno a loro, un’ondata di rumore, ma non significava niente, si perdeva nel flusso del suo sangue nelle vene, nel vertiginoso senso di assenza di peso nel suo corpo. »
 
Clary e Jace devono fare i conti con la scioccante rivelazione di Valentine, che non solo li ha divisi ma non permette loro di tornare davvero alla normalità. Ma a quale normalità si può tornare, quando la propria madre è imprigionata in un sonno apparentemente eterno e le forze del male lottano per farsi strada in questo mondo?Valentine, nascosto da qualche parte, medita su come tornare alla carica e ottenere il potere che dice di spettargli. Riuscirà nel suo intento?

Nel secondo libro di questa saga, si assiste al conflitto interiore dei protagonisti, dato da un colpo di scena che ha chiuso le loro sorti in Città di Ossa. Come se per loro non bastasse a lottare da soli contro questo, sembra che il Mondo dei Nascosti faccia di tutto per ricordare i loro apparenti sbagli, mettendoli davanti ai fatti e scoprire di fronte a tutti i propri sentimenti.

Uno di quelli che rimane scottato da tutto questo è Simon, il migliore amico di Clary nonché uno dei personaggi che maggiormente ho amato nella storia. Nerd dalla testa ai piedi e sempre pronto a fare citazioni di culto, Simon è il classico ragazzo diverte, gentile e altruista che tutti vorremmo nella nostra vita, almeno per come la concepisco io. La sua bontà d’animo lo porta però ad infilarsi in situazioni spiacevoli, che a lungo andare lo porterà a soffrire più di quanto non voglia ammettere. Inoltre è uno di quei personaggi che non solo ha un’evoluzione enorme del corso dei libri ma che assumerà anche una propria indipendenza, scrivendo da solo il proprio futuro a prescindere dagli eventi che lo circondano.

Ma questo non è di certo un libro incentrato su di lui, anzi: Città di Cenere approfondisce maggiormente il mondo presentato in Città di Ossa, ingrandendolo e oltrepassando addirittura le barriere che lo legano al mondo mortale. Valentine si riconferma essere un nemico freddo e calcolatore, capace di mettere in crisi sia i protagonisti che i personaggi secondari.

Alex Lightwood, facente parte di una delle casate più antiche tra gli Shadowhunters, viene sempre più approfondito, così come sua sorella Isabelle. Per non parlare del ritorno del mio amato Magnus Bane. Ma di tutti loro ne parlerò nei prossimi giorni.

La tensione rimane alta e ricordo ancora l’impazienza per l’attesa della pubblicazione del terzo libro, in cui si presume una resa dei conti in grande stile. Lo scoprirete presto!

Review Party: Recensione di “Shadowhunters: Città di Ossa” di Cassandra Clare

« Qualcosa, in quella statua, solleticava la memoria di Clary con inquietante familiarità. C’era una data incisa sul basamento, 1234, e attorno a essa le parole: NEPHILIM:FACILIS DESCENSUM AVERNI. – Quella sarebbe la Coppa Mortale? – chiese Clary. Jace annuì. – E quello è il motto dei Nephilim… dei Cacciatori.
-Cosa vuol dire?
Il sorriso di Jace fu un lampo bianco nell’oscurità – Significa “Cacciatori: strafighi in nero dal 1234”.
-Jace…
-Significa – disse Geremia – “La discesa all’Inferno è facile”.
-Carino – disse Clary. La sua pelle fu percorsa da un brivido, nonostante il caldo. »
 
Il mondo di Clary Fray si capovolge quando scopre un mondo oscuro, celato fino a quel momento ai suoi occhi. Si sente chiamare Mondana, in una realtà in cui demoni, maghi e altre creature sovrannaturali esistono in un sottile equilibrio regolato dagli Shadowhunters: Cacciatori d’Ombre sparsi negli Istituti delle città più importanti in ogni parte del globo.
Ma non è tutto, perché sua madre Jocelyn è stata una di loro e ha fatto di tutto purché nella figlia non rimanesse alcun ricordo del mondo Nascosto. Il nemico è sempre più vicino, in cerca della sua vendetta e dell’antico artefatto che può portarlo alla vittoria: la Coppa Mortale.
Quale sarà il destino di Clary e cosa la lega al Cacciatore Jace e al misterioso Valentine?

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