Review Party: Recensione di “Il filo rosso” di Alessia Coppola

Allyson è un’anima sognatrice, che crede nel destino e che dietro a ogni incontro si nasconda una motivazione mistica. Al tempo stesso però, necessita visceralmente di sicurezze fondate e che non riesce a trovare davvero negli uomini che ha frequentato. Specialmente in Luca, con cui porta avanti una storia travagliata ma da cui non riesce davvero a staccarsi, perché spesso la paura di rimanere sola è più forte dell’amor proprio. Non riesce a vedere il segno tangibile che possa farle cambiare realmente vita, nemmeno quando questo le si palesa finalmente davanti. Come può un dragone azzurro condurla davvero verso la felicità?

Con il suo inconfondibile stile, Alessia Coppola ha tessuto una storia delicata e romantica, che riesce a sanare l’animo attraverso dei pensieri profondi e davvero significativi. L’atmosfera orientale si amalgama perfettamente con la vena poetica che caratterizza ogni opera di questa autrice, che ormai per me è una garanzia di valide letture.

Il percorso che Ally deve affrontare per trovare il vero amore è lungo, doloroso e a tratti per lei inspiegabile: questo cammino è il vero fulcro dell’intero libro e ho amato tantissimo l’importanza che gli viene attribuita piuttosto che lasciare spazio a una storia romantica classica, che avrebbe potuto risultare banale.
Infatti è proprio questo il talento della Coppola: trovare la scintilla di originalità anche nella situazione più vista.

Il rapporto che s’instaura tra Allyson e il suo Tianlong è come un sorso di tè caldo: va bevuto a piccoli sorsi per gustarne il sapore, che da delicato diventa sempre più intenso e s’irradia lentamente in tutto il corpo, fino alle estremità. Si prende il suo tempo, anche a discapito della protagonista, che impaziente attende il momento culmine.
Le insicurezze di Ally sono reali ed è impossibile non rivedersi in almeno una di queste. Il tempo le insegnerà non solo l’arte dell’attesa ma a cercare le risposte in sé stessa anziché negli altri.

“Il filo rosso” unisce realtà e mito in una storia scorrevole che, seppur breve, regala delle emozioni uniche, trasmettendo un pizzico di magia dalla carta direttamente al cuore del lettore.