Tra lo scetticismo e la rassegnazione, Steven Aubrey comincia a scrivere. Non crede nella terapia di un diario, specie quando le sue parole sono vuote e marce. Tutto attorno gli sembra in decomposizione: la casa e con lei gli oggetti a cui i ricordi si aggrappano disperati. Fuori e dentro di sé alberga la morte, eppure quelle pagine ancora intonse lo osservano in attesa di scoprire la sua storia.
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