Review Party: Recensione di “L’equinozio di Xipe” di Giovanni Oro

« La paura fa vivere, il panico è l’anticamera della morte. »

In un mondo in cui l’uomo ha la quasi totale supremazia dell’universo, è il caos a predominare. Lo si percepisce fin dalle prime pagine del libro “L’equinozio di Xipe”, in cui un gruppo di soldati è intento a sconfiggere i ralt, razza aliena nemica giurata.
Nonostante la tecnologia avanzata e il potere sconfinato, l’uomo desidera di più: l’avarizia scorre nelle vene dei politici dell’Impero, che spingono le proprie leve a raggiungere l’ultimo avamposto dei ralt.
Solo conquistando il pianeta Xipe l’umanità avrà davvero vinto. 
Mentre i soldati vengono inviati verso la morte certa, le storie di alcuni di questi si intrecciano per completare la missione e conquistare i cuori dei lettori. Forti esteriormente, nascondono nei meandri dell’animo i sentimenti per non perdere di vista l’obiettivo finale. Ma l’essere umano non è come la tecnologia che sempre più ha sviluppato, c’è molto più del sangue e dei tessuti. Può essere questo l’arma vincente o la rovina più totale?
Giovanni Oro è un vero maestro della strategia militare: le descrizioni che accompagnano l’azione addentrano il lettore nel cuore della storia senza appesantire negativamente l’atmosfera, già opprimente. La fantascienza da lui creata è degna dei capisaldi del genere. Non ho potuto fare a meno di provare le stesse sensazioni della visione di Battlestar Galactica, una serie tv classica caldamente consigliata. Ho apprezzato molto l’originalità dell’ambientazione, la cultura di una civiltà umana che ci assomiglia, ma al tempo stesso è lontana anni luce nel bene e nel male. I personaggi, specie quelli femminili, sono un esempio d’indipendenza e potere, unito al desiderio di rimanere integri e umili in un mondo corrotto e sempre più egoista.
“L’equinozio di Xipe” saprà conquistarvi anche grazie agli elementi nostalgici, che vi riporteranno a vecchie letture e visioni.
Sono felice che la Leone Editore mi abbia dato la possibilità di conoscere un talento come Giovanni, di cui spero di poter leggere la prossima opera a breve.