Review Party: Recensione di “La casa del male” di Annalisa Strada e Gianluigi Spini

L’ombra della guerra è scesa minacciosa su tutta l’Italia, sussurrando il nome del Duce e portando con sé l’orrore dei bombardamenti e dell’occupazione nazista. Eppure, per Arturo c’è qualcosa di più importante e incombente a cui pensare: trovare il coraggio per conquistare Liliana. Perché l’adolescenza, anche se vissuta sotto una tragedia come la guerra, mette sempre e comunque quelle particolari esigenze davanti a tutto, mettendo da parte perfino la gloria di dei movimenti di ribellione che sempre più prendono piede contro il regime.

Un evento che sfugge al controllo, porterà il ragazzo a conoscere le cosiddette Ville Tristi, case in cui il male ha sempre dilagato con operazioni fasciste da far accapponare la pelle.

Continue reading

Review Party: Recensione di “Enola Holmes. Il caso del bouquet misterioso” di Nancy Springer

Ancora una volta in fuga dai propri fratelli, Enola cerca di passare le giornate senza dare nell’occhio con nuovi casi investigativi. Ma quando il dottor Watson, amico del fratello Sherlock, scompare e vengono recapitati dei fiori bianchi simbolo di morte, la ragazza non può rimanere indifferente e ora è pronta a tutto pur di dimostrare il suo valore. Anche uscire allo scoperto e collaborare con i fratelli Holmes, pur di riportare Watson a casa sano e salvo.

Continue reading

Review Party: Recensione di “The Prom” di Saundra Mitchell

Emma è un’adolescente come tante e tutto quello che vorrebbe fare è poter andare al ballo di fine anno con la persona che più ama. Ma se tale persona è la sua migliore amica Alyssa, sa che le conseguenze del suo coming out avranno delle ripercussioni purtroppo devastanti, che potrebbero compromettere la sua quotidianità di liceale. Grazie all’aiuto di due incredibili insegnanti, le ragazze avranno la possibilità di tirare fuori tutto ciò che non riescono a esprimere, attraverso un musical che le cambierà per sempre.

Continue reading

Review Party: Recensione di “Il giardino segreto” di Frances Hodgson Burnett

La vita della piccola Mary viene attraversata a dieci anni da un evento tragico e sconvolgente: la morte dei genitori a causa del colera. Per questo, la bambina è costretta a trasferirsi nella casa del signor Craven, suo zio e unico parente rimastole. Il racconto di un giardino segreto, dimenticato da tutti, la porta a liberarsi dalla tristezza e dalla noia per andare alla sua ricerca, scoprendo un mondo meraviglioso racchiuso dietro una vecchia chiave d’argento.

Continue reading

Review Party: Recensione di “La lettrice della stanza 128” di Cathy Bonidan

Si sente spesso dire, soprattutto dai più appassionati, quanto un libro sia in grado di salvare la vita delle persone. Non si parla di una cura fisica, quanto di quella dell’animo, che può essere sanato dallo scorrere di determinate parole, che dagli occhi passano alla mente e infine al cuore.

Questo è ciò che capita a Anne-Lise Briard, lettrice incallita che non può addormentarsi senza prima aver letto qualche pagina di uno scritto. Solo che il libro che le ruba l’attenzione oltre ad avere una trama che la colpisce nel profondo, ha una storia curiosa celata dietro all’identità dell’autore. Improvvisamente, le sue giornate si trasformano in una delle avventure di cui ha sempre fantasticato, attraverso degli scambi epistolari che possono far chiarezza sul viaggio che ha fatto quel dattiloscritto dalle mani del suo creatore fino a lei, a distanza di tanti anni.

“La lettrice della stanza 128” ha saputo toccarmi nel profondo fin dalle prime pagine. La narrazione epistolare, che copre l’intera opera, offre al lettore uno scorcio intimo sul punto di vista di ogni personaggio realizzato dall’autrice e la potenza delle parole scritte che ognuno di loro utilizza è tale da caratterizzarli senza necessità di una vera e propria descrizione. Ogni lettera porta avanti le indagini del percorso affrontato dal manoscritto, che ha insita in sé una sorta di magia che ha saputo cambiare in meglio le persone che l’hanno avuto tra le mani e che è riuscito a instaurare delle complicità speciali, tra gli sconosciuti che man mano si aprono attraverso le lettere. I pensieri prendono vita attraverso le parole, trasmettendo al lettore le sensazioni provate da ognuna di loro. Anche se stampate nel carattere standard dei libri, si possono immaginare differenti stili di scrittura, da quello più elegante a quello più frenetico, passando per un tratto più incerto a uno carico di decisione.

Il lavoro di Cathy Bonidan è per questo estremamente curato e preciso, trovo sorprendente come sia riuscita a trasmettere tutto attraverso un tipo di narrazione che non va per la maggiore. “La lettrice della stanza 128” mi ha assolutamente conquistato, dandomi speranza e forza attraverso vicende molto commoventi. È stata una lettura scorrevole e frenetica, tanto è stato il desiderio di venire a capo dei misteri, con un epilogo perfetto che non ha deluso le aspettative.