“Zelda. Dietro la leggenda” di Salva Fernàndez – Cinque motivi per entrare nel mondo di questa saga: Il vasto mondo del Merchandising

Titolo: Zelda – Dietro la leggenda
Autore: Salva Fernàndez
Editore: Multiplayer
Pagine: 312
Prezzo: € 21,00
Data d’uscita: 21.11.2019
La storia di “The Legend of Zelda” è legata a quella di ciascuna delle piattaforme di gioco che Nintendo ha lanciato sul mercato. È stato un lungo viaggio ricco di idee di successo e di errori, ma che ha avuto sempre uno sguardo rivolto all’innovazione e alla ricerca per cambiare tutto ciò che nel mondo dei videogiochi era dato per scontato. Forza, Coraggio e Saggezza. Ma anche magia, fantasia e avventura sono stati gli ingredienti principali di questa saga che dura da oltre trent’anni. Il libro che avete tra le mani è un omaggio a uno dei franchise più longevi e iconici della storia dei videogiochi; scoprirete un racconto che vi condurrà tra le trame e i personaggi che hanno reso grande “The Legend of Zelda”.
« Tu sei la luce che un giorno illuminerà di nuovo il regno di Hyrule. È giunto per te il momento di metterti in viaggio. »
Nel corso degli anni, The Legend of Zelda ha saputo conquistare il cuore di moltissimi fan attraverso avventure divertenti, trame sempre più intricate ed emozioni forti che ad ogni capitolo si rinnovano. Il mondo di questa saga è davvero molto vasto e la tappa di oggi parla di quello che potremmo definire “universo espanso” e che riguarda opere derivate e merchandise legato alla serie videoludica.
IL MANGA

Lo stile grafico che ha sempre accompagnato “The Legend of Zelda”, si presta molto bene all’universo fumettistico, che negli anni ha prodotto tutta una serie di avventure correlate su carta. Di seguito ci sono, in ordine cronologico, tutte le serie manga uscite in Italia (la casa editrice Jpop sta curando la riedizione e la pubblicazione di tutta la saga a fumetti).
The Legend of Zelda – A link to the Past – 1992 (Data italiana: 2016)
Il mondo di Gold Land è minacciato da Ganondorf, il quale, aiutato dallo stregone Agahim e dal potere della Triforza, lo trasforma in una landa desolata chiamata Dark Land. Adesso l’obbiettivo dei due è il regno di Hyrule, ma non hanno fatto i conti con il giovane Link, figlio di due valorosi cavalieri… Il manga, solo leggermente ispirato all’omonimo videogioco per il Nintendo Super Famicon, è curato dal celebre Shotaro Ishinomori. Inizialmente uscito a puntate e a colori sulla rivista statunitense Nintendo Power, fu poi raccolto in volume per il mercato giapponese.
The Legend of Zelda: Oracle of Seasons – 2001 (Data italiana: 2011)
Link, un ragazzo di un piccolo villaggio di Hyrule, ha dalla nascita il simbolo della Triforza sulla sua mano sinistra. E’ un segno del destino che condurrà Link in una fantastica avventura! Ritrovatosi nella terra di Holodrum, Link incontra Din, l’Oracolo delle stagioni. Quando il generale Onox mette in atto il suo piano per rubare le stagioni, Link dovrà battersi contro il malvagio per salvare Holodrum e i suoi amici da un terribile destino!
The Legend of Zelda: Majora’s Mask/A Link to the Past – 2001 (Data italiana: 2011 Perfect Edition: 2017)

Il nuovo volume, in grande formato e con pagine extra a colori, che raccoglie le avventure dell’Eroe del Tempo! Due storie, ispirate ad altrettanti videogame di successo Nintendo: Link affronterà prima il dispettoso Skull Kid in un mondo parallelo, in seguito partirà alla ricerca della Spada Suprema per salvare l’amata principessa Zelda!
The Legend of Zelda: Oracle of Ages/Oracle of Season – 2001 (Data italiana: 2011 Perfect Edition: 2016)
Link, un ragazzo di un piccolo villaggio di Hyrule, ha dalla nascita il simbolo della Triforza sulla sua mano sinistra. E’ un segno del destino che condurrà Link in una fantastica avventura! Prima nella terra di Holodrum, dove Link incontrerà Din, l’Oracolo delle stagioni e combatterà il generale Onox. Poi in soccorso di Nayru, l’oracolo del Tempo, contro la malvagia sacerdotessa Veran. Link dovrà battersi nei meandri del tempo e delle stagioni per salvare il mondo e se stesso! Il manga ispirato a una delle epopee videoludiche più amate della storia, raccolto in una splendida edizione da collezione!
The Legend of Zelda: Four Swords + – 2004 (Data italiana: 2010 Perfect Edition: 2017)
L’adattamento manga dei celebri videogame Nintendo, in una nuova edizione di grande formato con pagine a colori, approfondimenti e interviste extra! Il Link Oscuro libera uno spirito malvagio, e per sigillarlo nella Quadrispada l’Eroe del Tempo dovrà farsi in quattro… letteralmente!
The Legend of Zelda: A Link to the Past  1 – 2005 (Data italiana: 2010)
In una notte di tempesta, il giovane Link viene svegliato da una misteriosa voce che invoca il suo aiuto. La voce della principessa Zelda, tenuta prigioniera da Agahnim, malvagio cospiratore che vuole impadronirsi della Triforza e del regno di Hyrule. Una volta scoperte le sue origini e il suo destino, Link dovrà intraprendere un lungo viaggio per impossessarsi della Spada Suprema e salvare l’amata principessa…
The Legend of Zelda: The Minish Cap/Phantom Hourglass – 2006 (Data italiana: 2001 Perfect Edition: 2017)
Le avventure che avete conosciuto e e amato, nella loro edizione definitiva, con pagine a colori, tanti contenuti speciali e un formato d’eccezione! Torna la versione a fumetti di due dei più divertenti videogiochi della serie di “The Legend of Zelda”.
The Legend of Zelda: Phantom Hourglass – 2009 (Data italiana: 2011)
Dazel, una ragazza alla guida di una banda di pirati, viene rapita da una nave fantasma. Link prova a salvarla ma cade nell’oceano e i due finiscono per separarsi… Trasportato dalla corrente, Link finisce su un’isola, dove incontra la fata Sciela e il capitano Lineback. Alla ricerca della nave fantasma, i tre salpano per una nuova avventura!
The Legend of Zelda Twilight Princess – 2016 (Data italiana: 2017) Serie attualmente in corso.
Il nuovo manga ispirato al celebre videogame Nintendo. Questa volta tocca a uno dei capitoli più adulti e profondi della saga! Il giovane Link affronta una nuova minaccia che incombe su Hyrule, frutto di una magia oscura proveniente da un altro mondo… legato al suo passato! La nuova avventura dell’Eroe del Tempo inizia qui!
Inoltre, è notizia di pochi mesi fa che Netflix ha acquistato i diritti del videogioco per farne una serie tv! Non ci sono ancora dettagli in merito, per il momento, ma dato l’enorme potenziale possiamo sperare in un buon prodotto finale.

MERCHANDISE

Io impazzisco letteralmente per ogni tipo di merchandise di tutto ciò che sono fan! Sul serio, vado fuori di testa, specie quando mi trovo a vagare tra le fiere a stretto contatto con ogni tipo di gadget che sento improvvisamente di volere con me. Farei carte false, anche per la cosa più piccola, ma che mi trasmette qualcosa di rappresentativo per l’amore che provo per quella determinata saga.
The Legend of Zelda non è da meno. Mostrarvi tutto ciò che è stato creato è pressoché impossibile, ma ce l’ho messa tutta per farvi ingolosire un po’ e farvi entrare nel magico e maledetto mondo del merchandise.
Partiamo con gli Amiibo, piccole ma dettagliate statuette da collezione create direttamente dalla Nintendo. Ce ne sono un’infinità, ma queste credo siano tra le più belle:

Correlate agli Amiibo ci sono le Action Figures, anch’esse statuette da collezione, solitamente più grandi di quelle citate prima, che possono essere sia statiche che snodabili e posizionabili a proprio piacimento. Può essere possibile trovarle a un prezzo più elevato e non sempre accessibile a tutti.

Poi, arriva l’ambito che più adoro, ovvero: TUTTO IL RESTO! Collane, indumenti, oggetti per la casa che non possono fare altro che farvi urlare di entusiasmo: come potete non volere tutto questo??!

Questa tazza con le immagini in stile vetrate che appaiono con il calore della bevanda è un MUST.

Caricatore del cellulare. I simboli si illuminano quando è attivo. Cioè, mi spiego?
L’OCARINA.
Le lampade. Io impazzisco per le lampade.

 Felpe, magliette, cappelli a volontà!!!

Custodia della Switch di gran classe!

E infine ci sono le Collector’s Edition! Queste sono davvero per veri fan, in quanto il loro prezzo fa piangere il cuore e il portafogli. Si tratta di versioni dei vari videogiochi per i collezionisti più sfegatati, in quanto oltre al videogioco sono compresi figures e gadget creati appositamente per il lancio di quello specifico titolo. Vengono messe sul mercato al momento del pre-order e sono pezzi limitati e numerati che vanno esauriti in tempo da record e che col tempo, ovviamente, acquistano valore.

Bene, direi che è tutto! Spero possiate apprezzare un altro valido motivo per amare The Legend of Zelda! Se avete altri spunti, non esitate a commentare! E non perdetevi l’ultima tappa di domani!





Blog Tour: “Coraline” di Neil Gaiman – Quando l’arte diventa un sogno

Sono davvero felice quest’oggi di parlare di “Coraline”, capolavoro per grandi e piccoli magistralmente scritto da Neil Gaiman. Non è la prima volta, per fortuna, che quest’opera viene venduta nelle librerie italiane: la versione inglese è uscita nel 2002 e la Mondadori l’anno successivo l’ha pubblicato qui, con una copertina cui sono molto affezionata, perché disegnata dal maestro Dave McKean.
Questo mese, “Coraline” trova una nuova luce con questa meravigliosa edizione: cambiando look, la mano è passata al famoso illustratore Benjamin Lacombe. E che dire, trovo sia un perfetto erede! Da anni lo seguo sui social e amo il suo particolare tratto, molto evocativo, surrealista e dalle tinte fiabesche. La caratteristica visiva che più di tutte lo identifica sono gli occhi: lo sguardo dei suoi personaggi trasmette subito delle emozioni forti allo spettatore, che non può fare a meno di perdersi in quell’oceano delicato e intenso al tempo stesso. A breve scoprirete quanto lo sguardo sia importante per la storia di cui stiamo parlando. 
L’ispirazione al gotico, poi, invade ogni sua opera, facendo fuoriuscire inquietudine e fascino. Non si può smettere di ammirare le sue illustrazioni e trovo che abbia rappresentato la copertina di “Coraline” in maniera impeccabile nella sua essenzialità.
L’immagine di Lacombe ha una storia da raccontare, che di fatto riflette ciò che Gaiman ha narrato tra le pagine, dando al lettore un punto di partenza per volare con la fantasia.
Tutto ha inizio con il trasloco della famiglia Jones, in una casa così grande che a sua volta è suddivisa in diversi appartamenti e abitata da altri bizzarri inquilini. La piccola Coraline ha una genuina curiosità e non si fa problemi nell’esplorare il circondario, alla ricerca di qualcosa di interessante.  Perfino quella porta in legno e murata, suscita in lei un certo interesse. 
La notte sullo sfondo della copertina è illuminata dalla luce pallida della luna – che non è ciò che sembra, dati i particolari che la rendono in tutto e per tutto un bottone – che tinge il buio di una leggera sfumatura violetta, irradiando i contorni delle figure che si stagliano attorno a Coraline. I suoi vicini sono sospesi e appesi ai rami dello scheletrico albero e vegliano, con lo sguardo inquietante tipico dell’altro mondo, su di lei.
Le prime a presentarsi a lei sono Miss Spink e Miss Forcible, anziane attrici di teatro che vivono ora dei ricordi dei tempi andati.
Nell’appartamento del pianterreno, sotto quello di Coraline, vivevano Miss Spink e Miss Forcible. Le due donne erano anziane e grassocce, e occupavano l’appartamento in compagnia di alcuni vecchi terrier scozzesi che portavano nomi come Hamish, Andrew e Jock. In passato Miss Spink e Miss Forcible erano state attrici, e Miss Spink in persona lo aveva rivelato a Coraline, non appena si erano conosciute.
— Vedi, Caroline — le aveva detto Miss Spink, sbagliando a pronunciare il nome — sia io che mia sorella Forcible eravamo attrici famose, ai nostri tempi. Calcavamo le scene, tesoruccio. 

Al piano di sopra invece, abita il Signor Bobo, uomo ossessionato dal creare un circo composto da topi. Davvero un soggetto inquietante, che dall’altra parte assume un atteggiamento marcatamente disturbante.

L’uomo scese le scale esterne che portavano dall’appartamento di Coraline al suo. Le scese molto lentamente. Lei lo aspettò in fondo alle scale.
— Ai topi la nebbia non piace — le disse. — Gli fa afflosciare i baffi.
— Neanche a me piace molto — ammise Coraline.
Il vecchio si chinò su di lei, avvicinandosi tanto da farle il solletico all’orecchio con la punta dei baffi. — I topi ti mandano un messaggio — sussurrò.
Coraline non sapeva cosa dire.
— Il messaggio è il seguente. Non varcare quella porta. — E si interruppe. — Ti dice niente?
— No — rispose Coraline.
Il vecchio alzò le spalle. — Che buffi, i topi! Non fanno che prendere fischi per fiaschi. Sbagliano anche il tuo nome, sai? Continuano a chiamarti Coraline. Non Caroline. Niente Caroline.
Nella copertina, poi, Coraline tiene in braccio un gatto nero, compagno fedele in questa improbabile avventura:
Alle sue spalle ci fu un lieve rumore.
Si voltò. Sul muricciolo accanto a lei c’era un grosso gatto nero, identico al grosso gatto nero che aveva visto sui prati di casa.
— Buon pomeriggio — disse il gatto.
La sua voce sembrava quella che Coraline aveva in fondo alla testa, la voce che usava per immaginare delle parole, ma era la voce di un uomo, non di una ragazza.
— Salve — disse Coraline. — Ho visto un gatto uguale a te nel giardino di casa mia. Tu devi essere l’altro gatto.
Il gatto fece segno di no con la testa. — No — disse. — Io non sono l’altro di nessuno. Io sono io. — E piegò la testa di lato; i suoi occhi verdi luccicavano. — Voi persone siete dappertutto. E i gatti, dal canto loro, devono restare uniti. Non so se mi spiego.
Girando una misteriosa chiave in quella toppa e facendo così scomparire i mattoni come per magia, Coraline si addentra in un mondo affascinante e divertente. Ma ancora non sa cosa le spetta da quella parte della casa.
L’incontro con l’Altra Madre è tra le scene più inquietanti di tutto il libro. Non si può dimenticare facilmente, nonostante sia ancora soltanto l’inizio:
— Coraline?
Sembrava la voce di sua madre. Coraline andò in cucina, perché la voce veniva da lì. In cucina trovò una donna che le dava le spalle. Assomigliava un po’ a sua madre. Solo che…
Solo che aveva la pelle bianca come la carta.
Solo che era più alta e più magra.
Solo che aveva le dita troppo lunghe, che non stavano mai ferme, e le unghie, adunche e affilate, di un rosso scuro.
— Coraline? — disse la donna. — Sei tu?
Quindi si voltò a guardarla. Al posto degli occhi aveva due grossi bottoni neri.
— È ora di pranzo, Coraline — disse la donna.
— E tu chi sei? — domandò la bambina.
— Sono l’altra tua madre — rispose la donna. — Va’ a dire all’altro tuo padre che il pranzo è pronto. — E aprì lo sportello del forno. All’improvviso, Coraline si rese conto di avere una fame da lupi. E che odorino meraviglioso! — Allora, che aspetti?
Coraline arrivò in fondo al corridoio, dove si trovava lo studio di suo padre. Aprì la porta. All’interno c’era un uomo seduto alla tastiera del com-puter, che le dava le spalle. — Ciao — disse Coraline. — C-cioè, lei mi ha detto di dirti che è pronto il pranzo.
L’uomo si voltò.
Al posto degli occhi aveva due grossi bottoni neri e scintillanti.
— Ciao, Coraline — disse. — Non ci vedo più dalla fame.
Si alzò e andò con lei in cucina. Si sedettero intorno al tavolo e l’altra madre di Coraline servì il pranzo. Un enorme e dorato pollo arrosto, patate fritte, pisellini verdi. Coraline spazzolò il cibo che aveva nel piatto. Era buonissimo.
— È da un pezzo che ti aspettiamo — disse l’altro padre di Coraline.
— Me?
— Sì — disse l’altra madre. — Senza di te, qui non era più la stessa co-sa. Ma sapevamo che un giorno saresti arrivata, e che a quel punto sarem-mo diventati una vera famiglia. Ti va un altro po’ di pollo?
Così, Coraline scopre di avere un’altra madre e un altro padre, come se fosse la cosa più naturale del mondo. Lentamente, la bambina viene ammaliata da queste figure fisicamente distorte – chi non lo direbbe, con dei bottoni al posto degli occhi? – ma che in qualche modo sanno essere più apprensive nei suoi confronti e attente ai suoi desideri. Se i suoi genitori sono sempre impegnati e non hanno per lei, questi la vogliono per sé ogni minuto, fino a non volere che torni dall’altra parte.
Un bell’incantesimo, ma quanto può durare? L’incontro con tre fantasmi le faranno aprire davvero gli occhi sulla situazione e sul grosso pericolo che sta correndo lì.
“Coraline” è un libro perfetto per il periodo di fine ottobre, perché è una storia di paura che riesce ad intrattenere sia i bambini, cui è dedicato, ma anche gli adulti. Rileggendolo dopo anni, non posso fare a meno di tremare in certe scene e di voler scappare lontano. Coraline è una compagna di lettura davvero coraggiosa e che infonde forza anche in noi, che da spettatori esterni la seguiamo.
Impartisce una lezione di vita molto importante, che vale per sempre e di cui spesso ci si dimentica.
Una lettura che non posso fare a meno di consigliare.

Blog Tour: “Sei di Corvi” di Leigh Bardugo – Tappa Undici: Differenze di traduzione

Chi la conosceva già ha sofferto una lunga attesa, chi ancora non sa nulla può finalmente godere di qualcosa di meritevole.
Una cosa è certa: il Grishaverse di Leigh Bardugo è finalmente tornato in Italia grazie alla casa editrice Mondadori! Ci troviamo di fronte alla duologia di “Sei di Corvi”, la seconda saga ambientata in questo oscuro e pittoresco mondo che, se possibile, batte in qualità perfino la prima trilogia, iniziata con “Tenebre e Ghiaccio”. Ma non voglio svelare troppo, quanto parlare brevemente della traduzione italiana.

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Blog Tour: “Andate tutti affanculo” dei The Zen Circus – Presentazione e estratti

Chi è nato tra gli anno ’80 e ’90, avrà sicuramente sentito qualche canzone dei Zen Circus, che a distanza di diversi anni continuano ad emozionare folle di fan con il loro sound rock e assolutamente riconoscibile. Da settembre possiamo conoscere maggiormente il gruppo italiano attraverso questa autobiografia, “Andate tutti affanculo”, che riprende in tutto e per tutto l’abum del 2009, uno dei più emblematici della loro carriera, sia come titolo che come riferimento alla copertina. Di seguito, qualche informazione basilare e qualche breve e interessante estratto.

Continuate a seguire il blog tour per scoprire maggiori curiosità in merito!

Titolo: Andate tutti affanculo
Prezzo: €19
Editore: Mondadori
Genere: Biografia
Pagine: 321
Formato: Brossura
Lingua: Italiano
Data di pubblicazione: 10/09/2019
Trama:

Questo è un romanzo anti-biografico. Appino, Ufo e Karim – voce, chitarra e batteria degli Zen Circus – prestano i nomi e la vita a una storia che potrebbe essere una delle loro canzoni. Realtà e finzione si rincorrono in questo rocambolesco romanzo che racconta la nascita di una famiglia disfunzionale, quella di un gruppo di ragazzi che attraverso la musica cercano di definire se stessi, e la generazione di vecchi senza esperienza dalla quale vogliono fuggire. Dal primo concerto durante un’occupazione scolastica al primo tour, fatto di viaggi in camper e notti sotto le stelle a smaltire le sbronze; dalle canzoni scribacchiate durante le seghe da scuola al primo album vero e proprio; dai primi innamoramenti ai primi scottanti abbandoni; dalle prime amicizie fraterne alle bugie capaci di farle vacillare. Sullo sfondo di questa storia di prime volte ci sono un’Italia a cavallo fra due millenni – gli anni Novanta del berlusconismo e delle controculture, gli anni Zero del G8 di Genova e dell’11 settembre – e una provincia che, con i suoi lavori mal pagati, le sue famiglie scoppiate e le sue “ragazze eroina”, crea dipendenza, frustrazione e rabbia. Ma anche un amore cieco e disperato per la libertà.

Estratti:

1.

Corri, corri, corri!

E lui corre, cazzo se corre, sudato e scomposto come Marco Tardelli, con il torace in fuori e la fronte in alto. Peccato che all’ultima curva prima dell’uscita scivoli e vada a sbattere la spalla contro la porta del laboratorio di stenografia. Il dolore gli mozza il respiro e crolla a terra. Di lì a poco gli saranno addosso comunque, allora perché non farla finita e restarsene accasciato a riprendere fiato, chiudere gli occhi e aspettare l’inevitabile? Perché mancano solo dieci passi, forse meno, pochi metri e volerà sulle scale, giù in strada, verso il suo Piaggio Bravo parcheggiato sul marciapiede, e sfreccerà lungo le vie del centro di Pisa, via Garibaldi, Lungarno Buozzi, il Palazzo dei congressi e il viale alberato delle Piagge a un passo da casa, lui e il suo motorino scassato, con il sole in faccia, gli occhi sottili come un esploratore dei ghiacci e il sorriso di chi è sopravvissuto per un altro giorno all’inferno della prima superiore.

2. 

Sono passate due settimane, e di Belardi e Gallorini nessuno ha più saputo nulla. In città si parla soltanto dell’allerta meteo, dell’ingrossamento dell’Arno e della possibile chiusura dei ponti. Le acque hanno raggiunto gli argini e la protezione civile ha costruito delle paratie supplementari impilando centinaia di sacchi di sabbia. I vecchi dicono che non sarà l’alluvione del ’66, ma sintetizzano la situazione con un motto popolare: “Meglio ave’ paura che buscanne”. Meglio avere paura che prenderle. Come dargli torto.

3. 

L’occupazione durerà una settimana, con i dibattiti concentrati nei primi giorni e i concerti e gli innamoramenti negli ultimi. Suonano nel cortile, vestiti da donne. Perché? Per imitare i Nirvana? Può darsi, ma non solo. Vogliono distinguersi, fare qualcosa che non è mai stata fatta prima tra quelle mura. Li chiamano idioti, teste di merda, froci, ma loro se ne fregano. È assurdo che se ne accorgano solo quella sera, salendo sul palco, ma non si sono ancora dati un nome. «La filosofia zen dice che il Nirvana è lo stato di liberazione dell’io» butta lì il Belardi, accordando la sua chitarra. Gli altri lo guardano storto, pensando che sia impazzito. «Ci piacciono i Nirvana. Perché non ci chiamiamo Zen?»

Blog Tour: “Shadowhunters: La Mano Scarlatta” di Cassandra Clare & Wesley Chu – Gli Stregoni del Mondo di Shadowhunters

La magia è sicuramente uno degli elementi fondamentali che rendono la saga di Shadowhunters un Urban Fantasy. A cavallo tra mondo terreno e dimensioni alternative, gli Stregoni nascono come frutto concepito tra esseri umani e demoni, e possono piegare la realtà al loro volere. Il lato demoniaco della loro natura è contraddistinto da elementi fisici più o meno evidenti, come il colore della pelle, occhi dalla forma e colore particolari, corna o ali che spuntano dal corpo. Sono immortali e indipendenti, al contrario di altri Nascosti, come vampiri e lupi mannari, che vivono in gruppo. Nonostante questo, il Consiglio a Spirale corrisponde ad una sottospecie di governo volto a supervisionare l’influenza magica nel mondo.
Magnus Bane è sicuramente lo Stregone più amato e popolare di questo vasto universo. Conosciuto anche per essere Sommo Stregone di Brooklyn, è figlio del potente Demone nonché principe dell’Inferno Asmodeo. E’ un personaggio molto sfaccettato, anche per i numerosi secoli di esistenza che si porta sulle spalle. Ha un carattere estroverso ed esuberante, sottolineato anche dal portamento, dal look e dagli immancabili brillantini sul viso. Non teme di mostrarsi per quello che è, anche se le esperienze passate e il tempo hanno influito fino alla decisione di precludersi la ricerca di una persona con cui passare e condividere ogni istante. Tutto cambia, ovviamente, quando conosce il Cacciatore di New York Alexander Lightwood, con cui intraprende una relazione di cui conosceremo molti retroscena e approfondimenti in questa nuova meravigliosa trilogia architettata dalla Clare.
Non solo è protagonista di “La Mano Scarlatta”, ma a lui è dedicata un’intera raccolta di racconti che aiuta a comprendere davvero molto di ciò che viene narrato qui.
Numerosi sono gli Stregoni che vanno a comporre gradualmente la saga, alcuni ovviamente sono davvero degni di nota.
Tessa Gray, la protagonista della trilogia vittoriana dedicata alle Origini, scopre di essere figlia di un demone e una Shadowhunter e questo sarà determinante per il corso della storia che la riguarda. E’ un personaggio chiave e piuttosto ricorrente nelle saghe. Adoro quando entra in contatto con i protagonisti di altre serie, questo rende il tutto più uniforme e realistico.
Ragnor Fell è un amico di vecchia data di Magnus, leggendarie sono le loro avventure in Perù. Il tempo e le circostanze li hanno più volte separati ma hanno sempre cercato di condividere quel poco di tempo che veniva loro concesso. Ha un colore della pelle simile a quello di un cactus (ciò non lascia scampo alle battute esilaranti di Magnus), ma ha fatto di questo un motivo di vanto per le proprie conquiste. Al contrario dell’amico, Ragnor è più chiuso e severo e il più delle volte commenta negativamente le prodezze di Magnus. Probabilmente è questo che lo rende ai miei occhi adorabile!
Catharina Loss è molto legata sia a Ragnor che Magnus. La donna è caratterizzata da poteri strabilianti, oltre che dalla pelle incantevole nonostante la sfumatura bluastra che la caratterizza. Di lei si può dire che è stata una delle poche creature ad aver ricevuto cure amorevoli da parte della madre che, seppur segretamente, l’ha cresciuta nel miglior modo possibile. Ha una predilezione per la magia curativa, che non manca di utilizzare anche in ospedali mondani. Conobbe Magnus in Spagna, dopo il rischio di morire arsa viva, e con lui andò in Perù dove conobbe Ragnor. Diverso tempo dopo incrociò la strada con Tessa. Credo che sia uno degli Stregoni più affascinanti dopo Magnus, sia per il suo passato che per il modo di porsi di fronte alle situazioni.
Malcolm Fade è uno Stregone altrettanto potente, nonché il Sommo Stregone di Los Angeles. E’ un personaggio controverso e contorto, le cui azioni sono difficili da catalogare tra bene e male per il dramma celato nel suo passato e che acceca gli intenti del presente. E’ molto intelligente, calcolatore e spesso manipolatore nei confronti di chi lo conosce da molto tempo. Le sue abilità nella necromanzia gli tornano davvero utili per raggiungere il suo scopo.

 Ma questa è solo una piccolissima parte degli Stregoni che conoscerete leggendo Shadowhunters. Soprattutto con “La Mano Scarlatta”, vengono introdotti numerosi personaggi interessanti e ben definiti, che imparerete ad amare e odiare!

Le immagini rappresentative dei personaggi appartengono all’artista Cassandra Jean.