La sfilata di moda di epoca in epoca termina oggi con questa tappa e con ciò che è diventato iconico negli anni ’80, ’90 e 2000.
Parlare di moda anni ’80, ’90 e 2000 mi infonde inaspettatamente un po’ di nostalgia. Sarà che buona parte di quel periodo l’ho vissuto direttamente (eccezione fatta per gli anni ’80), quindi ripercorrere il passato riporta alla mente tanti ricordi.
Certo, non tutto in positivo. Come qualsiasi moda, anche quella dell’abbigliamento fa il suo tempo e spesso, riguardando vecchie fotografie, più che nostalgia proviamo divertimento o imbarazzo, a seconda. Non vi è mai capitato di riguardarvi e pensare: “Ma come andavo in giro vestit*???”
La moda degli anni ’80 è accostata sicuramente alla figura iconica di Madonna. Al centro di tutto vige l’apparenza, il desiderio costante di essere atletici e splendere al meglio della forma, nonostante a lungo andare sia un concetto diventato sempre più deleterio. I vestiti vanno esibiti come simbolo del proprio status ed è proprio in quegli anni che i marchi italiani come Gucci e Dolce & Gabbana iniziano a spopolare. Iniziano a spuntare le prime Birkin Bag e sulle giacche le spalline rinforzate. Colori sgargianti e accessori vistosi possono solo accompagnare. Sono gli anni dei fuseaux, che diventeranno poi i leggings.
Gli anni ’90 invece sono la culla dei jeans a vita alta e degli abiti a sottoveste, delle felpe colorate e delle camicie a quadri. Non si può uscire di casa senza gli zainetti di nylon sulle spalle e nemmeno gli anfibi ai piedi, per non parlare dei choker al collo.
Praticamente tutto il contrario degli anni 2000, caratterizzati da colori a pastello, pantaloni a vita bassa, scarpe a punta e micro top. Si iniziano a intravedere i primi segnali della moda vintage ma quel che era più importante era essere liberi di poter combinare tanti stili diversi contemporaneamente.
Alcuni di questi stili si possono rivedere ancora oggi. Chissà, in futuro, cosa ritorneremo a indossare!