Con cura e sentimento, Attia Hosain ha descritto attraverso una storia commovente la vita musulmana degli anni ’30. Il lettore vive tutto questo attraverso gli occhi di Laila, un’orfana appartenente a una famiglia privilegiata alle prese con l’inizio di una nuova vita.
Grazie al supporto dello zio, la ragazza cresce libera da particolari imposizioni e permettendosi perfino l’istruzione universitaria. Laila schiva una vita obbligata e sottomessa a cui non tutte le ragazze della sua età possono accedere, con uno sguardo sul futuro che attende l’India con la partizione del 1947.
Si ammira la protagonista per la sua forza e per il continuo desiderio d’indipendenza. Questo va comunque in contrasto con una società per lo più soffocante nei confronti della donna, attaccata al controllo e all’obbedienza. Laila si ritrova puntualmente ad avere a che fare con tutto questo ed è ammirevole il suo comportamento in ogni circostanza.
In una realtà tanto dura si rimane spiazzati dalla quantità di emozioni che vengono suscitate. Non è certo una lettura leggera, sia come contenuti che come fruibilità, ma superati gli ostacoli iniziali è un libro che vale la pena di essere letto.