Torniamo a parlare di Hafsah Faizal e della sua dilogia di debutto. Ero rimasta affascinata dall’ambientazione magica presentata in “Catturiamo le stelle” e qui si conferma essere l’elemento che più ho apprezzato.
Sul finale del primo volume erano stati chiariti già diversi quesiti, ma nonostante ciò la trama si infittisce ulteriormente, aprendo le porte a molteplici nuove domande e possibilità. Il lettore, però, vuole una cosa sola: scoprire se Zafira e Nasir avranno il finale che si meritano.
Andando verso la conclusione, il ritmo si fa sempre più serrato e frenetico: l’azione non cala mai e fa sì che i personaggi si mettano in moto, portando non solo alla personale evoluzione ma anche a intervenire nel corso degli eventi. Nonostante questo, ho ritrovato comunque gli stessi problemi del primo volume, legati proprio alla successione degli avvenimenti e ai loro alti e bassi.
Nel complesso però, il finale è soddisfacente e gratifica degli sforzi che talvolta si devono fare nel corso della lettura. Ricorderò questa dilogia fantasy per quel tipo di magia che solo in certi posti si possono trovare e che, proprio perché se ne parla poco, ne continuo a subire il fascino.