Quando Newton Compton ha portato in Italia questo romanzo per la prima volta, penso che sia passato abbastanza inosservato dai più. Ora, grazie al successo che l’autrice sta avendo, torna in libreria “Solitaire” con una nuova veste grafica (che avrei preferito uguale all’originale ma non fa niente, di sicuro è meglio della precedente).
Leggere questo romanzo con la convinzione che sia simile a Heartstopper in quanto ad atmosfera è l’errore più grande che si possa commettere. “Solitaire – Senza nuvole” è un libro che spiazza per il suo essere angosciante e cupo, tanto da fare male.
Questo non pregiudica l’opinione positiva né la scorrevolezza del romanzo, che nonostante sia corposo non affatica e anzi, mette sempre più curiosità. Alla base c’è un inquietante mistero legato a un post-it e alla scritta Solitaire.co.uk.
Ma c’è anche molto altro, come la vita di Tori chiusa nel suo mondo di pensieri che la fanno stare bene, anche senza il bisogno di condividere il quotidiano con qualcuno. L’incontro casuale con Lucas e Michael darà una scossa al suo torpore, così come la ricerca su chi si nasconde dietro il gioco di Solitaire.
Su Alice Oseman c’è poco da dire: la sua scrittura mi ha convinta ancora una volta. Quella di questo romanzo è una lettura che va fatta dimenticandosi della sua serie di punta: solo così si può davvero apprezzare.
Il suo ritorno in libreria può dare la spinta giusta per portare in Italia anche gli altri suoi romanzi (siamo a quota tre) in modo tale che tutti conoscano delle storie di vita in grado di conquistare per il loro essere tutte singolari.