Quando ha iniziato a pensare di averci preso il callo, ecco che Cass sbarca a New Orleans. Ancora una volta, tra magia, sette e spiriti, ma stavolta con un nuovo nemico da fronteggiare: l’emissario della Morte stessa.
In un lampo eccoci qua, alla conclusione della trilogia della Schwab più bella che abbia letto tra tutti i suoi scritti. Provo già una profonda malinconia nel dover salutare Cassidy e Jacob, ma sono al contempo soddisfatta di come l’autrice abbia concluso la sua storia.
Con una trama avvincente e ricca di azione, come ormai da due volumi siamo abituati, veniamo catapultati in un paese dettagliatamente descritto e nell’atmosfera inquietante che vogliamo ritrovare come in passato. Le informazioni sul mondo spirituale sono qui più pregnanti che mai, ampliando e completando gli eventuali buchi lasciati nei volumi precedenti.
Victoria Schwab mi ha però lasciato dei quesiti che mi sarebbe piaciuto approfondire, esplorando semplicemente a mio piacere questo mondo su carta. Ovviamente, questo non è possibile pertanto continuerò a crogiolarmi in quanto visto, consigliandovi a tutti gli effetti una trilogia che leggerete tutta in un fiato.