Agnese è solo in apparenza una ragazza ingestibile, intrattabile. Eppure, se si volesse conoscerla davvero, si scoprirebbe molto più della sua scorza dura da ribelle. Il giorno della Cerimonia, il momento in cui lo Specchio mostrerà a tutti il suo animo, un’entità inquietante fatta di fiamme si palesa al posto del suo riflesso, condannandola a essere un’anima brutta e quindi incompatibile con la società. Qual è il suo destino e quello di tutti coloro che sono stati rovinati in questo modo?
Con uno stile di scrittura semplice e scorrevole, Giulia Besa costruisce una storia fantastica dedicata ai giovani lettori, portando tematiche adulte sull’accettazione e l’emarginazione.
Agnese è un personaggio meraviglioso per il suo essere imperfetto e contro tendenza rispetto alla maggior parte dei suoi compagni. Se questo ha sempre rappresentato un punto di forza e i suoi genitori l’hanno sempre accettata per quello che è, non è così per tutti gli altri, che di fronte allo Specchio additano la ragazza, destinata a un processo riformativo per, di fatto, omologarsi a tutti gli altri. Quando tutto sembra perduto e per Agnese sembra poterci essere nient’altro che la solitudine, fanno la loro comparsa Orlando e Viola, che come lei sono considerati anime brutte, con cui instaurerà un’alleanza per far sentire tutti insieme la loro voce. Le cosiddette anime belle, sono davvero come vengono definite?
Possiamo considerare il romanzo come una metafora fantasy della situazione che un adolescente si trova ad affrontare quando ha interessi poco comuni, per cui non è circondato da tanti amici e conseguentemente giudicato. Quante volte, per le mie passioni inusuali ai più, mi sono ritrovata in un angolo della classe, perché troppo bambina per tutti gli altri, troppo diversa da quello che avrei dovuto seguire in quanto ragazza. Un qualcosa che mi ha sempre provocato disagio, ma che fortunatamente mi ha dato la forza di continuare a seguire le mie passioni, fino al punto in cui sono ora.
Agnese è quell’eroina indipendente che avrei tanto voluto avere vicina in quel periodo, un personaggio che possa quindi risultare utile a chi sta vivendo ora l’adolescenza. Il romanzo di Giulia Besa è lineare e interessante da seguire, un viaggio attraverso le emozioni umane e le contraddizioni della società, un vero e proprio specchio di ciò che è possibile vedere anche al di fuori della carta stampata.