Quando si affronta una lettura come quella di “Maicolgècson” di Paola Soriga, si percepisce subito la ventata di nostalgia da cui si verrà colpiti, per elementi tipici che caratterizzavano l’Italia e il mondo negli anni ’80 e ’90. Musica e televisione hanno portato un’evoluzione nella cultura personale, nazionale e internazionale, un cambiamento che ha plasmato Remigia, la protagonista del romanzo, fin nel profondo, ma anche chiunque abbia vissuto in quegli anni. Si dice che siano gli anni ’80 a essere per tante cose un’epoca d’oro, ma io sono una classe ’93 e non me ne posso ricordare! Cosa è venuto, dopo, dal punto di vista della musica?
“La solitudine” – Laura Pausini
Della Pausini potrei citare dischi interi, quelli che ho sempre tenuto da bambina nel cassetto del comodino, sotto allo stereo, insieme a qualche cassetta superstite. Il mio periodo “da grande voglio fare la cantante” lo devo proprio a lei, per la sua estensione vocale incredibile e per le parole delle sue canzoni che, ai tempi, mi parlavano al cuore.
“Sei un mito” – 883
Doverosa citazione per uno di quei gruppi che mi ha accompagnato per tanto tempo. Max Pezzali mi è piaciuto anche come solista, ma le canzoni fatte negli anni ’90 sono per me intramontabili. Le canticchio ancora tornando indietro con la mente.
“Blue” – Eiffel 65
Questo è il classico tormentone (fieramente italiano) che quando attacca il cervello non se ne va più per ore intere. Anche in questo momento, vero? Da ba dee da ba di…
“Wonderwall” – Oasis
Aaah, questa è una canzone che mi accompagna tuttora e che amo molto, per tanti fattori e soprattutto ricordi. Quando poi, in adolescenza, ho imparato a suonare gli accordi di Wonderwall con la chitarra mi sono sentita completa… O quasi. Insomma, lo sarei davvero se finalmente qualcuno decidesse di duettare con me. Una cosa è certa: quando ascolti i primi secondi di questa canzone lo stomaco s’ingarbuglia e non puoi fare altro che lasciarti cullare dalle note e dalla voce di Liam Gallagher, in grado ogni volta di trasportati lontano.
“Smells Like Teen Spirit” – Nirvana
Chi non ha mai provato a stare al passo di Kurt Cobain e a cantare a squarciagola il ritornello di questa canzone? Una vera e propria evoluzione, musicale ed emotiva, che fa scoppiare ancora oggi i polmoni e il cuore di chi ascolta anche solo casualmente quest’opera. Si voleva spaccare tutto e andare contro le regole imposte e ci si è riusciti contro ogni previsione e controllo, un qualcosa che avviene ancora oggi.
“50 special” – Lunapop
Altro tormentone di cui ho in adolescenza imparato a suonare gli accordi su chitarra, un’altra di quelle canzoni che quando parte non puoi non cantare. Non ho mai apprezzato Cesare Cremonini come in quel periodo, ritenendo la musica fatta con i lunapop più nelle mie corde rispetto alla sua carriera da solista. Questa è una di quelle canzoni spensierate e davvero da nostalgia, protagonista del testo, irresistibile per il ritmo e il suono.
“La cura” – Franco Battiato
Una breve citazione a un Grande Maestro che ci ha appena lasciato è assolutamente d’obbligo. Anche se non si seguiva assiduamente, Battiato era uno di quegli artisti di cui almeno questa canzone la si è ascoltata almeno una volta nella vita, rimanendo nel cuore, dedicata almeno a una persona importante nella nostra vita.
C’è ancora tanta, tanta, TROPPA musica che dovrei citare, ma è un viaggio di non ritorno. Quali sono state le vostre canzoni anni ’90? Le ascoltate ancora? Non perdetevi la tappa di Sara che uscirà lunedì, perché il tuffo nei ricordi musicali non è finito qui.