Quando Michael Stirling posa lo sguardo su Francesca Bridgerton sa che non potrà più dimenticarla. Ma la donna è promessa sposa a suo cugino John e, spinto dalla lealtà famigliare, si fa da parte e decide di starle accanto solo come amico. Ma il destino, crudele e doloroso, rende Francesca vedova soltanto dopo due anni di matrimonio. È da qui che l’amicizia con Michael diventa ancora più importante e vitale, un’ancora a cui aggrapparsi per non lasciarsi seriamente andare alla disperazione. A nulla serve all’uomo scappare lontano, perché i sentimenti che cova in sé lo inseguono torturandolo, fino a fargli capire quale sia la meta che lo farà stare finalmente bene.
Quando ho cominciato la lettura di “Amare un libertino” non mi sarei mai aspettata di trovarmi ciò che ho, di fatto, trovato nelle sue pagine. Dico questo con assoluta sorpresa e serenità, perché Julia Quinn mi ha colpito ancora una volta con una storia appassionante e, in un certo senso, diversa da quelle finora raccontate in questa serie.
Mi sono innamorata dei protagonisti fin da subito, ma non posso negare una predilezione per Michael: la caratterizzazione di quest’uomo è irresistibile, sa esattamente ciò che vuole e vive i sentimenti provati al massimo, con un’intensità che fuoriesce dalle pagine. Francesca, di contro, disorienta per la sua diversità, soprattutto a confronto con le donne che l’hanno preceduta, ma non per questo da meno.
Gli intrecci con gli altri personaggi già conosciuti mi fa sempre sorridere, mi piace pensare che la loro vita vada avanti anche all’oscuro delle descrizioni stampate, all’ombra dei riflettori. Il famoso dopo che prosegue il “E vissero felici e contenti”. Ancora una volta si assiste all’amore e i suoi meccanismi, in una storia per nulla classica e per questo affascinante.
Un nuovo capitolo che si aggiunge a una serie che rimarrà con affetto nel mio cuore. Tremo al pensiero che ci stiamo avvicinando alla fine.