Il viaggio di Safi e Iseult prosegue, nel disperato tentativo di ricongiungersi e mentre tutto, attorno a loro, sembra collassare a causa delle feroci guerre in atto. Un modo per sanare le Lande Stregate sembra non esistere, ma solo al compimento dei destini di coloro che stanno agendo in favore, forse si potrà vedere finalmente la luce.
Con “Bloodwitch” ci prendiamo una pausa dalla, ormai per me, meravigliosa serie fantasy creata da Susan Dennard. Sono felice di aver deciso di leggere questa saga, rimarrà nel mio cuore davvero a lungo.
Anche se certi personaggi ci lasceranno d’ora in avanti, sono certa che in qualche modo troveranno la via per farsi sentire. Particolarità dell’autrice è proprio quella di realizzare personaggi che funzionano sotto ogni aspetto, agendo con logica attraverso delle motivazioni così tanto viscerali da trasmettersi con facilità ai lettori.
Gli intrecci delle varie sottotrame si condensano in un unico grande percorso che ci da il privilegio di entrare con tutto il tempo necessario nelle vite dei personaggi e approfondire la conoscenza di ognuno, affezionandosi alle singole cause e soffrendo quando è giunto il momento dei saluti. Non dimenticherò mai Merik e la sua storia, una di quelle che più ho adorato in assoluto. Sono rimasta affascinata da Aeduan, che sono sicura ci darà grosse soddisfazioni.
Se possibile, “Bloodwitch” è stato ancora più ricco di contenuti, lanciati davanti agli occhi con una frenesia sempre più crescente, che fa in modo che un volume così corposo passi come una folata di vento. Non vedo l’ora di tornare nella Lande Stregate per scoprire nuovi misteri e trame, certa che verrò rapita ancora e ancora grazie al talento di un’autrice davvero meritevole.