Nonostante la guerra contro Hybern sia ormai finita, Nesta alimenta in sé una rabbia sempre più incontrollabile: il suo spirito ribelle e scontroso è ora amplificato dalla sua nuova natura da Fae, un’identità che non sente sua e soprattutto che non ha mai voluto per sé.
Quando finalmente le viene concesso di allontanarsi dalla sorella Feyre, sarà Cassian a diventare la sua ombra fastidiosa, che scatenerà nella ragazza dei sentimenti sempre più intensi e sorprendenti, che mai avrebbe pensato di poter provare.
Una minaccia oscura rischia di far sprofondare ancora una volta nel caos le Corti, il cui destino sembra ora nelle mani di Nesta e Cassian che dovranno fare i conti con ciò che il loro passato cela.
Sarò sincera: quando mi è stato proposto di leggere in anteprima questo romanzo dalla mia cara Francesca, non sapevo che avrei avuto l’occasione per tornare nel mondo fatato creato dall’autrice con “La corte di rose e spine”, attraverso un punto di vista insolito e inaspettato. Nesta non ha mai acceso la mia attenzione e non sapevo davvero cosa aspettarmi da questa storia, che nel complesso è riuscita a farmi rivalutare un personaggio che, dico davvero, ho sempre ritenuto di poco conto e a tratti fastidioso nel periodo in cui la si vede in scena nei libri precedenti.
Sembrerebbe incredibile ma è così, anche se il suo percorso evolutivo si fa attendere (stiamo pur sempre parlando di un libro con 700 pagine), di conseguenza sopportarla è stato davvero faticoso, soprattutto nella prima parte. Eppure, conoscendola, si riflette sugli eventi passati attraverso il suo punto di vista, rendendosi conto gradualmente e in parte di ciò che ha provato lei nell’entrare in contatto con un mondo tutto nuovo, da cui sarebbe rimasta volentieri alla larga.
Nonostante un personaggio principale di questo tipo, la scrittura molto scorrevole di Sarah J. Maas ha fatto sì che le pagine volassero piacevoli e velocemente, giungendo a un finale che lascia aperte le porte a un continuo di cui già tutti sono in trepidante attesa. L’autrice, qui, osa ancora di più rispetto alle opere precedenti, lanciandosi nella descrizione di scene piccanti in modo ancora più esplicito di quanto già non abbia fatto. Da questo punto di vista, per gli amanti del genere, Cassian e Nesta danno parecchie soddisfazioni, facendo sì che l’altra coppia principale di ACOTAR possa impallidire di fronte alle loro… “prodezze”.
A parte questo, ritrovarmi di nuovo in questa ambientazione è stato sinceramente emozionante, proprio perché non sapevo che dopo “La corte di ali e rovina” ci fosse altro da scoprire. Anche se, riflettendoci, il finale aveva lasciato qualcosa in sospeso, lo consideravo un epilogo volutamente aperto, che facesse intendere in un futuro per i personaggi anche senza che questo fosse necessariamente esplicato. Mi sono emozionata come un’adolescente nel rivedere vecchie conoscenze come Amren e Varian, per non parlare di Rhysand. Ho adorato le loro comparsate, perché mi fanno credere che anche se la storia non riguardi loro direttamente, sono ancora lì, a vivere la loro personale storia, lontani dagli schermi. Sono felice che sia stato approfondito il personaggio di Cassian, il protagonista migliore tra i due, per non parlare di quanto mi abbia fatto sognare l’ambiente della Casa del Vento. Me ne sono innamorata e rischia di scavalcare come preferenza la Corte della Notte.
“La corte di fiamme e argento” potrebbe non avermi conquistato del tutto, ma mi da speranza sulle storie che potrei leggere su altri personaggi che ho amato maggiormente e che potrebbero tornare nel ruolo dei protagonisti. Questo è sicuramente un apripista inaspettato che fa sì che il mondo fatato della Maas possa continuare a vivere non solo nelle menti dei fan ma anche ufficialmente su carta.
Non sai quanto mi fa piacere leggere queste parole, Sis! ❤ Sono davvero felice di sapere che nonostante le premesse iniziali anche tu, come me, alla fine hai apprezzato il romanzo.