A Little Kilton è impossibile nascondere dei segreti. Perfino un omicidio è destinato a essere scoperto.
Lo sa bene Pip, che è rimasta talmente tanto colpita da un fatto di cronaca successo lì quando lei era solo una bambina da decidere di portare avanti degli studi più approfonditi. Il corpo di Andie Bell non è mai stato ritrovato e quello che al tempo pareva essere il colpevole, Sal Singh, si è tolto la vita.
Che cosa si nasconde in questo luogo? Chi si ostina a insabbiare la verità?
Ho letto “Come uccidono le brave ragazze” tutto in un fiato, nel cuore della notte, senza l’intenzione di volermi fermare grazie a una storia che mi ha risucchiato a sé fin da subito. Se la trama generale può far pensare a un thriller classico e nella linea del genere, appare dalle prime righe che non sarà una lettura tutta rose e fiori.
L’imprevedibilità è dietro l’angolo e nulla, davvero, è quello che sembra.
Holly Jackson mi ha subito colpito per uno stile accurato capace di far venire letteralmente i brividi, coinvolgendo in dinamiche avvincenti e per nulla banali. Pip, la protagonista, è una dei migliori personaggi di questo primo mese dell’anno. Non si tratta del solito investigatore di paese, ma di una ragazza che ha preso a cuore ciò che ricorda, trasmutando le indagini in una tesi che potrebbe scoperchiare demoni che Little Kilton non sapeva di avere.
Un lavoro innocente si trasforma ben presto in una corsa in cui il pericolo diventa il suo pane quotidiano. Di fronte agli scheletri, le persone cambiano radicalmente e Pip se ne accorgerà sempre più, come se l’unica che avesse un interesse genuino nello scoprire cosa si nasconde dietro alla scomparsa di Andie Bell fosse solo lei.
Passato e presente s’intersecano, alla ricerca di una falla che possa scacciare il buio sulla vicenda, portando alla luce le cose come realmente accadute.
Questa autrice è stata una vera e propria rivelazione, di cui non perderò più alcun romanzo, sperando presto di poter leggere altro!