Una delle caratteristiche più belle del romanzo di Sara Masvar, “Wait for me – Aspettami”, è il modo in cui Ester e Mattia si conoscono. Grazie alla passione per i giochi di ruolo online, si trovano a fare fronte comune con i propri avatar, grazie a cui tutta la storia ha inizio.
Ho una predilezione per i libri in cui vengono inseriti i temi nerd, in particolare questo mi fa tornare alla mente la mia adolescenza, periodo in cui passavo molto tempo sui forum parlando di manga, videogiochi e simili, interagendo con persone con le mie stesse passioni e che si trovavano dall’altra parte d’Italia o del mondo.
È un mondo che mi ha fatto finalmente smettere di sentirmi sbagliata, diversa da tutti i miei compagni di scuola, finalmente accolta e accettata.
Perché sì, essere nerd, soprattutto fino a qualche anno fa, era sinonimo di sfigato. Chi leggeva fumetti, giocava ai videogiochi o addirittura guardava gli anime e i cartoni animati, veniva per lo più isolato, perché non di moda, come se tutte queste passioni fossero cose da bambini e ormai era arrivato il momento di crescere.
“Nerd” è nato come termine dispregiativo che inizialmente etichettava chi aveva una certa predilezione per materie quali la scienza e la fisica, una persona fissata con la tecnologia, in genere solitaria e quindi poco incline alla socializzazione. Come se fosse sempre chiuso nel proprio mondo, il nerd veniva purtroppo bullizzato e volutamente isolato dai contesti mondani, perché ritenuto strambo, diverso, con interessi troppo particolari per essere visti come belli.
Da qui, la parola è stata poi sempre più associata a coloro che hanno certi tipi di hobby come citati sopra, videogiochi, fumetti, manga, serie tv. Nella cultura di massa ormai il Nerd è sdoganato e si è fatto sempre più strada e conquistando sempre più consensi: la nascita delle fiere del fumetto ne è un grande esempio, perché pur trattandosi di un settore ancora molto di nicchia sta avendo sempre più successo, tanto che nel corso degli anni tante aziende hanno investito sugli interessi degli stessi ottenendo ottimi risultati.
Col tempo è quindi diventato un termine di cui essere orgogliosi, che spinge a parlare delle proprie passioni senza timore di ritorsioni, legando sempre più persone.
Quello dei nerd è un mondo meraviglioso, che incanta e si evolve, ingrandendosi sempre di più. Sono felice di farne parte e di trovare sempre più persone che condividono le mie stesse passioni e con cui posso confrontarmi, parlando del boss più tosto da sconfiggere in un certo gioco, della scena più strappalacrime di una serie tv, se è più bello un libro o la sua trasposizione cinematografica, quali sono i personaggi migliori dei manga più o meno famosi.
Nota: Ci sono degli Easter Eggs sparsi per l’articolo che rimandando direttamente al libro “Wait for me – Aspettami”. Riuscite a individuarli e a riconoscerli?